Cronaca Vibo Valentia

Candeggina per il parroco nel vino della messa

Don Felice Palamara ha subito un tentativo di avvelenamento

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/25-02-2024/candeggina-per-il-parroco-nel-vino-della-messa-500.jpg Candeggina per il parroco nel vino della messa


Vibo Valentia - Hanno tentato di avvelenarlo versando candeggina nelle ampolle del vino e dell’acqua: bersaglio di una nuova intimidazione è stato don Felice Palamara, parroco di San Nicola di Pannaconi, una frazione di Cessaniti. Il sacerdote, durante la messa di sabato pomeriggio, ha consacrato le ampolle dell’acqua e del vino e, accostando il calice alla bocca, ha avvertito uno strano odore che lo ha messo in guardia. Ha quindi interrotto la celebrazione dicendo ai fedeli di non sentirsi bene. Le analisi hanno subito confermato la presenza nelle ampolle di candeggina. Da qui la denuncia ai carabinieri. Del fatto è stato informato anche il vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea Attilio Nostro. Il gesto avrebbe potuto avere conseguenze molto gravi sul parroco che soffre di asma ed è anche cardiopatico. «Sono certo che questa ennesima intimidazione non proviene però dai miei parrocchiani — ci tiene a sottolineare don Felice Palamara al Corriere —. Sono a Pannaconi da dieci anni e con la gente del posto ho sempre avuto un rapporto di amore e di reciproco affetto». 

Non è la prima intimidazione che subisce don Palamara. Non più tardi di un mese fa la sua auto, parcheggiata nelle vicinanze della chiesa, è stata danneggiata per una seconda volta. Nella sua cassetta delle lettere sono state recapitate diverse lettere anonime con minacce di morte. Questa volta, però, i suoi nemici hanno utilizzato maniere più incisive per cercare di intimidirlo arrivando a fargli del male. I carabinieri stanno esaminando i filmati delle telecamere della zona per individuare i responsabili. Nei giorni scorsi un altro prete, don Francesco Pontoriero , parroco della vicina Cessaniti, ha ricevuto a sua volta un’intimidazione: un gatto morto è stato depositato sul cofano della sua automobile. Anche lui ha ricevuto inoltre lettere minatorie. L’idea è che i tanti episodi siano riconducibili a un attacco alla Chiesa di questi territori. I due preti, attraverso i loro appelli alla legalità, potrebbero aver dato fastidio a chi in questi paesi spera di legittimare un potere attraverso ricatti e prepotenze.


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