Piedimonte Etneo, Catania - «Non ci sono parole, spesso la vita è ingiusta». Sabrina Pagano, 40enne, ha perso la vita nel rogo della sua utilitaria dove viaggiava con il figlio ventenne Samuele Cavallaro. Un’esistenza in simbiosi, quella di madre e figlio che qualche difficoltà sul piano familiare l’avevano sperimentata, senza mai smarrirsi. Sabrina, lavoratrice stagionale nelle strutture turistiche fra Giardini e Taormina, riusciva sempre a trasmettere positività e simpatia.
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«Sabrina, dal dolce sorriso, riposa in pace con il tuo amato Samuel». La tragedia della scorsa notte ha spezzato il cuore di molti, a Piedimonte Etneo e non solo. Dolore e sgomento nel passaparola in paese e sulle bacheche social, dove si susseguono messaggi affettuosi per le famiglie e qualche ricordo delle vittime, assieme a foto e video.
«Una disgrazia - dice un’amica - che ha strappato alla comunità una ragazza solare, sempre allegra e gentile con tutti. Nonostante la fine del suo matrimonio Sabrina non si era persa d’animo e aveva cresciuto da sola il figlio, fra sacrifici e tanto amore», racconta. Stavano rientrando in paese, nella notte, quando l’impatto al bivio per San Gerardo, lungo la Statale 120 tra Linguaglossa e appunto Piedimonte, ha spezzato le loro esistenze. Un incidente violentissimo, su cui indagano Procura e carabinieri di Randazzo e su cui potrà forse dire qualcosa in più l’autopsia, ma anche il racconto del 25enne, anch’egli di Piedimonte Etneo, alla guida della Volkswagen Golf rimasta coinvolta assieme all’auto delle due vittime.