Il fenomeno diventa preoccupante, i genitori rischiano di vedersi togliere i figlioletti
di Redazione

Palermo – Ancora un bambino siciliano, che arriva al pronto soccorso in overdose per droga: stavolta è successo a Palermo, dove i medici del Di Cristina sono riusciti a salvare una piccola di 11 mesi, che è risultata aver assunto cannabinoidi, probabilmente utilizzati dai genitori. E’ il quarto episodio in tre settimane in Sicilia: la tremenda “serie” è stata aperta a metà settembre da una bambina di 8 anni ricoverata a Caltanissetta dopo aver ingerito cocaina. Il mese scorso altri due neonati di 11 mesi sono stati. Ancora a Palermo, per aver assunto accidentalmente stupefacenti lasciati incustoditi da madre e padre. Anche su quest’ultimo episodio è stata avviata un’indagine della Procura per i minorenni, che ha già perquisito la casa della famiglia.
“Siamo preoccupati per questi episodi che riscontriamo sempre più spesso – dice la procuratrice Claudia Caramanna -, la disattenzione dei genitori assuntori di droghe può comportare danni gravissimi per i più piccoli: gli ultimi ricoverati avevano assunto hashish e cocaina, dosi lasciate sul tavolo o cadute per terra. Alcuni genitori hanno continuato a negare anche davanti all’evidenza, parlando piuttosto di una casualità (“quella sostanza sarà rimasta attaccata alle scarpette mentre il bambino camminava in strada”), ma non hanno convinto”. I pm hanno chiesto provvedimenti al tribunale dei minori e potrebbe scattare anche la sospensione della responsabilità genitoriale.
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