Palermo - Si intitola “L’opera di Dio, dal Teatro dei Pupi alla vita consacrata in Africa", il libro scritto a quattro mani dalle amiche e artiste Anna Cuticchio e Sara Favarò, edizioni Euno.
Anna Cuticchio, figlia di Giacomo e sorella di Mimmo, i pupari, ha avuto almeno tre vite. A 15 anni viene rapita nel bel mezzo di uno spettacolo dei pupi ed è costretta a sposare un uomo che la mette incinta. A 35, dopo il divorzio, sovverte le regole fatte dagli uomini per gli uomini portando in scena una donna guerriera travestita da maschio e fondando un teatro tutto suo, “Bradamante”. Nella terza diventa suor Marina. A cinquant’anni taglia i capelli, indossa saio e sandali, cancella lo sguardo maschile su di sé e parte in missione in Africa. E in mezzo ci sono la morte del figlio Giacomo, la caduta dall’impalcatura della chiesa in Tanzania che ha fatto costruire in sua memoria e il morbo di Parkinson.
Quando ha saputo che era affetta dalla stessa malattia di Papa Wojtyla, ha gioito: «Alleluia signore Gesù». Oggi ha 78 anni e ha affidato la sua storia a Sara Favarò in un libro, “L’opera di Dio”, edito da Euno, presentato a Villa Trabia, alla presenza dell’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice. Un libro a metà strada tra un’intervista e una chiacchierata tra amiche che scava nel passato di Anna.