I suoi fogli erano la carta del mangime, aveva 90 anni
di Redazione


Ragusa – Gli studiosi di letteratura si accorsero 6 anni fa di Carmelo Campanella, il contadino di Ragusa che scriveva storie popolari, canzoni e poesie in dialetto siciliano usando come fogli i sacchi di carta per mangime. Ha continuato a scrivere fino alla fine: è morto all’età di 90 anni, lasciando un ricco patrimonio di cultura popolare.
Campanella (foto) aveva cominciato per caso a raccontare e versificare sui sacchi di carta ruvida, non avendo a portata di mano carta comune: senza saperlo, proprio come aveva iniziato il contadino Vincenzo Rabito, le cui memorie sono diventate un libro, “Terra matta”, e un film prodotto da Chiara Ottaviano per la regia di Costanza Quatriglio. Negli ultimi adoperava anche la macchina da scrivere e della tastiera del computer.
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