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09/06/2013 23:34

Da Comiso per andare a Roma Ciampino, Bruxelles e Londra

Grazie a Ryanair

di Redazione string(0) ""

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Comiso – Mister Michael Cawley è l’omone irlandese tutto d’un pezzo sceso sin quaggiù ad annunciare la lieta novella: gli aerei arriveranno davvero a Comiso, e saranno, per il momento, gli aerei della Ryanair, ovviamente. Atterreranno e decolleranno cominciando con tre rotte, destinazione Roma/Ciampino, Londra/Stansted e Bruxelles/Charleroi. E si parte subito.

Cawley è vice presidente della compagnia aerea che può mettersi al petto una lunghissima serie di medagliette e vantare un interminabile elenco di primati: prima di parlare di Comiso, così, si chiede a tutti un religioso silenzio per ricordare che Ryanair è “la più grande compagnia aerea in Italia con più di 1500 voli giornalieri, con 57 basi, 1600 rotte, 180 destinazioni in 29 Paesi. Poi la pubblicità comparativa con le altre compagnie, e non ce n’è per nessuno, insomma. E arriviamo a Comiso, ventiduesimo scalo italiano dell’elenco. Oggi è come se ci fosse la inaugurazione-bis dell’aeroporto, dopo quella della settimana scorsa. E, difatti, non c’è la folla di popolo, ma c’è quella di autorità politiche e istituzionali, anche perché le parole del numero 2 di Ryanair sono musica per le loro orecchie. Come il rombo di motori di potenti Boeing 737-800.
«Abbiamo scelto Comiso – spiega Michael Cawley – perché crediamo nelle potenzialità di questo scalo e dell’area che serviremo. Lo abbiamo fatto, in Sicilia, anche con Trapani, trasformando un piccolo aeroporto in uno scalo con un traffico straordinario. Noi portiamo passeggeri, ma anche occupazione, opportunità, lavoro. Di questo siamo molto fieri e siamo sicuri che anche con Comiso centreremo l’obiettivo che ci siamo prefissi. Queste tre rotte sono soltanto le prime».
I numeri, allora. Alla Ryanair hanno fatto i loro calcoli, le loro proiezioni, hanno analizzato i traffici che interessano il comparto turistico, ma, evidentemente, anche quello ordinario, di chi parte dall’area che Comiso è in grado di servire con una certa comodità. E fatti i conti, ecco i risultati.
«Faremo volare alle nostre tariffe, che sono sempre le più basse e le più convenienti, 150 mila passeggeri con queste prime rotte e questi dieci voli settimanali e la nostra presenza garantirà anche il sostegno di circa 150 nuovi posti di lavoro».
E’ la politica di Ryanair. Il vice presidente riceve il benvenuto del sindaco di Comiso, Alfano, incassa i ringraziamenti e i complimenti del presidente della Soaco, la società di gestione del “Magliocco”, Rosario Dibennardo, che sottolinea le difficoltà che ci sono state e il lungo lavoro che ha portato, alla fine, alla felice conclusione della trattativa. Benvenuta Ryanair, perciò. A quali condizioni, nel senso che incuriosisce molto sapere quali sono i termini dell’accordo tra l’aeroporto e la compagnia. Qui mr. Cawley si fa serio, terribilmente serio e con un’impennata di humor anglosassone avverte il giornalista che fa l’impertinente domanda: «Potrei anche dirglielo, ma poi dovrei ucciderla». Addirittura? Comunque per ora l’accordo è firmato per due anni, anche se la Ryanair dice molto chiaramente che per l’azienda la durata di questo primo accordo è assolutamente estendibile a cinque anni. Top secret, invece, i termini economici e il vice presidente della Ryanair, probabilmente, fulminerebbe volentieri anche chi gli chiede se la compagnia si senta un po’ minacciata dalla Comunità Europea per i contributi che prende dagli aeroporti dove porta passeggeri. Aiuti di Stato?
«Ma che aiuti di Stato – tuona Cawley – noi non ne abbiamo bisogno, siamo bravi, facciamo bene impresa, riusciamo a guadagnare e ad essere i numeri 1 grazie al lavoro, alle scelte e alle strategie. Non abbiamo e non vogliamo aiuti da nessuno».
Sulla questione interverrà, prima del convegno organizzato proprio qui a Comiso sull’importanza del trasporto aereo, il vice presidente della Commissione Europea, Antonio Tajani, per spiegare: «Certi sostegni alle attività economiche ed imprenditoriali possono essere concessi, e l’Ue se rileva che sia tutto regolare, che non vengono violate le regole e rispettata la concorrenza, non ha nessun motivo di contestarle. Nei giorni scorsi abbiamo ottenuto l’ok per i 68 milioni destinati all’Interporto di Termini Imerese. Dunque basta stare nelle regole».
Così si parte. Un volo al giorno al mattino per Roma/Ciampino a partire dal 7 agosto testerà anche il traffico nazionale, mentre dal 17 settembre sarà attivo il volo per Bruxelles/Charleroi e dal 18 quello per Londra/Stansted. Ma quel che molto interessante ed emerge dalle parole di Cawley è il potenziale su cui Ryanair intende agire dopo questo ennesimo sbarco in Sicilia: «Sicilia e Irlanda – spiega il Deputy executive officer di Ryanair – hanno 5 milioni di passeggeri, ma noi trasportiamo ogni anno in Irlanda 20 milioni di passeggeri, in Sicilia meno di 2 milioni. Eppure in Irlanda piove sempre, qui splende il sole e ci sono cose straordinarie da fare e da vedere. Perché questa differenza? Ovvio – conclude Cawley – che si può fare molto di più. E noi puntiamo a questo, a trasportare nei prossimi anni in questa terra decine di milioni di passeggeri. Su tutti gli aeroporti, perché saremo ancora su Trapani e Palermo, saremo a Comiso e, sia chiaro, questo aeroporto non toglierà nulla a Catania, anzi».
Anzi, dice Cawley, ed ha ragione. Ma questa è un’altra storia. 

 

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