Economia Ragusa

Aerei, odissea della domenica: cancellati 4 voli a Comiso

I passeggeri restano gli unici a pagare scioperi e tagli delle compagnie

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 Comiso - Un centinaio di voli cancellati nei quattro scali siciliani nella domenica dello sciopero dei controllori di volo Enav e del personale delle compagnie low cost Ryanair, Malta Air (che è la stessa Ryan), Crewlink, EasyJet e Volotea. Un’agitazione prevista inizialmente per l’intera giornata e che il garante ha ridotto in extremis a 4 ore, dalle 14 alle 18. I disagi maggiori li ha provocati lo sciopero degli uomini radar, che ha costretto anche le compagnie che avevano il personale regolarmente in servizio a cancellare i propri voli. Così a Palermo e Catania anche Ita Airways, Wizzair, British Airways, Sas ed altri hanno ridotto il proprio operativo.

Tutti i passeggeri sono stati avvertiti, se "per tempo" andrebbe chiesto a loro e ai loro programmi vacanzieri e lavorativi che avevano: di sicuro chi ha potuto ha evitato gli aerei in questa giornata torrida, dove pure senza sciopero i ritardi sono stati maggiori rispetto al solito. A Catania sono stati in tutto 60 i voli cancellati, metà in arrivo e altrettanti in partenza; a Palermo poco meno di 40. Quattro voli Ryanair, due in partenza e due in arrivo, sono stati cancellati al "Pio La Torre" di Comiso e lo stesso è avvenuto a Trapani. Neanche un avviso sulle pagine social dello scalo ibleo, il cui ultimo messaggio è fermo al 28 giugno, con l'annuncio della fusione tra Sac e Soaco. Voli regolari a Pantelleria, mentre Wizzair ha cancellato un Lampedusa-Roma andata e ritorno.

In serata la situazione è tornata alla normalità, ma il traffico aereo resta l'osservato speciale di questa estate per i tagli indiscriminati effettuati nei due anni di emergenza Covid, non rimpiazzati ora che il traffico è ripreso a ritmi normali: hanno voluto provare a vedere, sulle spalle di clienti e dipendenti residui, se ce la facevano lo stesso. Esperimento fallito. Il caos riguarda anche i grandi scali europei specie inglesi, tedeschi e olandesi: il rischio di un effetto domino che coinvolga quelli siciliani è sempre in agguato.


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