Ragusa - Anche in Sicilia, a breve, scatteranno le nuove limitazioni sull’accensione dei riscaldamenti. Com’è noto, quest'inverno i tempi saranno accorciati di un’ora al giorno, la data di accensione sarà posticipata di 8 giorni e quella di spegnimento verrà anticipata di 7 giorni. Per le attività industriali e artigianali i riscaldamenti verranno abbassati da 18 a 17 gradi, mentre per altri ambienti la riduzione si fermerà a 19 gradi. Lo stesso decreto indica anche quali saranno i tempi di accensione che interessano le 6 fasce climatiche nelle quali è suddivisa l’Italia in base al clima medio di ogni Comune.
Tra i primi cittadini ad accendere i caloriferi – il prossimo 22 ottobre – saranno i residenti di Floresta, in provincia di Messina, unico centro abitato dell’Isola inserito in fascia F come, ad esempio, diversi Comuni di Piemonte, Trentino Alto-Adige e Valle d’Aosta. Accensione “anticipata” al 22 ottobre con 13 ore giornaliere anche per Enna e Troina, così come per Prizzi, San Mauro Castelverde, Petralia Soprana e Petralia Sottana in provincia di Palermo, tutte inserite in fascia D. Stessa situazione anche per Caltanissetta e provincia (Mazzarino, San Cataldo e Sutera), così come per parte del Messinese (Motta Camastra, Moio Alcantara e Novara di Sicilia).
Secondo il decreto e la classificazione delle fasce climatiche, i termosifoni verranno accesi successivamente nei Comuni ricadenti nelle fasce C (Ragusa, 9 ore al giorno dal 22 novembre), B (Agrigento, Catania, Messina, Palermo, Siracusa e Trapani, 7 ore al giorno dall’8 dicembre) e A (Lampedusa, Linosa, Porto Empedocle dall’8 dicembre). Secondo le stime Enea, con queste misure si risparmieranno 2,7 miliardi di metri cubi di gas che renderanno le bollette degli utenti meno salate di quanto comunque saranno.