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Immobiliare: cercasi e vendesi bunker, extra lusso

L’Italia è patria di storici rifugi antibellici, rispolverabili alla bisogna

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 Roma - Bellissima proprietà, ottime finiture, circondata da un vasto parco, soggiorno con ampie vetrate e bunker antiatomico nel piano interrato "che permette, in caso di contaminazione nucleare, la sopravvivenza al suo interno per circa 80 giorni". Per 810mila euro, questa villa a Fagagna in vendita su Casa.it, può essere tua. E non è l'unico annuncio di case in vendita che presentano l'inquietante caratteristica: il rifugio a prova di attacco nucleare. Per 800mila euro - riporta l'AdnKronos - si può diventare i proprietari di una importante villa bifamiliare in zona prestigiosa a Piombino, edificata negli anni ’30, che sulla corte comune presenta una struttura interrata, già adibita a bunker.

E' proprio tra gli annunci di vendita di proprietà immobiliari che serpeggia il timore degli italiani, quello della guerra, addirittura nucleare. Alla diffusione della notizia dell’allerta del sistema di difesa russo nucleare, in poche ore un comunicato stampa del 2012 di Immobiliare.it che parlava di immobili con bunker è diventato di tendenza nelle ricerche sul web. Proponeva la vendita di una villa a Montesilvano che, oltre a doppio garage, vista sul mare, 3.000 metri quadri di giardino privato, sotto al corpo vanta anche un bunker antiatomico le cui condizioni, specificava l’annuncio, sono buone. A Riolo Terme, per 1.800.000 euro si poteva invece acquistare un’ampia e lussuosa villa con parco secolare di proprietà, finiture di pregio e bunker in grado di resistere ad attacchi atomici, batteriologici e chimici.

Costruiti in tutta Italia, dalle città alle aree montane, in particolare durante e dopo la seconda guerra mondiale, i bunker nel nostro Paese sono molto diffusi e in alcuni casi per la loro realizzazione vennero coinvolti i migliori ingegneri. Nel solo Trentino Alto Adige, dal 1938 al 1942, furono costruiti cinquanta grandi rifugi di cemento tra le città di San Candido, Sesto e Dobbiaco. Tra i bunker storici che si possono visitare, ci sono il bunker di Mussolini e quello di Vittorio Emanuele III a Roma, il bunker di Soratte, quello di Breda e Opera-1 in provincia di Bolzano. L’ultimo bunker di Mussolini si trova sotto Palazzo Venezia a Roma. Si estende su 80 metri quadrati circondato da muri in cemento armato spessi più di 2 metri.

Abbandonato dopo la guerra, è stato scoperto solo nel 2010, durante dei lavori di ristrutturazione. Non è l'unico bunker del Duce: nel parco di Villa Torlonia, si trova un altro rifugio ben più ampio, 475 metri quadri. Anche questo è periodicamente aperto per mostre e visite guidate. Poi c'è quello dell’Eur, costruito come soluzione di emergenza per gli alti funzionari che soprintendevano i lavori di realizzazione dell’Esposizione Universale. Il rifugio antiaereo di Vittorio Emanuele III, dotato di tutti i comfort, si trova nel parco di Villa Ada a Roma. Realizzato fra il 1940 e il 1942, in piena Seconda Guerra Mondiale, nell'eventualità di bombardamenti strategici da parte delle Forze Alleate, è rimasto inaccessibile al pubblico per 70 anni e oggi è visitabile con le guide dell’associazione Roma Sotterranea.

Al suo ingresso, la scritta: “La politica non violi questo luogo, da qui esca solo la storia”. A 45 km dalla Capitale, nel 1937, per volere di Benito Mussolini, venne avviata sul Monte Soratte la realizzazione di numerose gallerie all’interno della montagna come rifugio antiaereo per le alte cariche dell’Esercito Italiano. Un totale di 4 km di gallerie che nel dopoguerra fungevano da bunker antinucleari, in caso di ipotetico attacco nucleare a Roma. Nel tempo la struttura è stata abbandonata e solo due decenni fa è stata restaurata e aperta al pubblico.


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