Lettere in redazione
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06/07/2025 14:28

L’ordinanza antimovida molesta a Marina di Ragusa, il senso della democrazia

Riceviamo e pubblichiamo

di Lettera firmata

Ragusa – Spett. Redazione di Ragusanews,

in merito alla presunta “famigerata”(a detta di molti cittadini/genitori ragusani e non) ordinanza del nostro Sindaco, tacciato di limitare, in ultima analisi, le libertà dei nostri giovani vacanzieri residenti o ospiti diurni e notturni della ridente e civile Marina, desidero intervenire con alcune precisazioni personali e di merito, certamente non politiche o di schieramento, ma di costume e civiltà.

Alcuni nostri giovani, oggi, sono avvezzi a grande libertà (grazie al cielo) ma ciò non dovrebbe far perdere ad alcuno di essi la capacità di rendersi conto e comprendere quali siano i giusti confini o le linee di demarcazione tra il vivere civile e il rispetto degli altri. Semplicemente, sono convinto, da residente nel cuore della nostra “movida” estiva, che l’ordinanza del nostro primo cittadino, tenda a salvaguardare tutto questo e, sicuramente, che non possa essere tacciata di limitara libertà alcuna dei nostri ragazzi, nè tantomeno di volere stabilire “confinamenti” geografici o limitazioni delle libertà personali. A meno che non si confondano cose siffatte per il diritto alla trasgressione o, ancora peggio, quello agli schiamazzi notturni, al libero “imbrattamento” della proprietà privata, all’invasione degli spazi chiusi e protetti, e quant’altro di negativo o perfino, ahimé, configurantesi con la libertà di reato. Mi diceva, a tal proposito, una cara amica (madre di un adolescente), in nome di un’estremizzazione del concetto di libertà individuale: “Quando abitavo nei pressi della mia facoltà universitaria a Londra, nessuno prevaricava le libertà dei giovani, liberi di muoversi in qualunque spazio e di fare qualunque cosa; salvo il fatto che la polizia, ogni notte, arrestava e portava in cella i trasgressori!”

Allora, ma questa è un’opinione personale, meglio la nostra rattoppata e permissiva democrazia, che quella storica e vetusta di coloro che passano per gli inventori di essa!

                                                                    T.S.