Il cantautore ennese ha portato a Modica “Anime migranti”
di Redazione

Modica – Cantante, autore e “showman” accattivante, con quel pizzico di ruffianeria popolare che non guasta e conquista. Sul palco del Garibaldi, per la sezione “Il Teatro per la Musica” della Stagione 2010 organizzata dalla Fondazione Teatro Garibaldi, è salito Mario Incudine.
Il cantautore ennese ha portato a Modica “Anime migranti”, tour che prende il nome dall’ultimo lavoro discografico in cui racconta le storie di chi lascia casa e affetti in cerca della sopravvivenza. Così come dalla Sicilia si partiva verso il continente o il Nuovo Mondo, le anime migranti di oggi hanno come meta la Sicilia. Incudine canta temi importanti e d’attualità, cui aggiunge l’amore, e li affronta in modo ora serio ora estremamente giocoso, coinvolgendo il pubblico e saltellando sul palco abbracciato alla chitarra.
Grazie alle composizioni che lo vedono autore – la maggior parte di quelle in scaletta – Incudine dona nuova linfa alla musica tradizionale siciliana, ma non ne trascura le origini proponendo anche alcuni classici come “Cu ti lu dissi” di Rosa Balistreri.
Il bis è un divertissement che parte dal Salento con “Pizzicarella” e arriva ad un medley in cui “Fra Martino” scivola in “O sole mio” che si trasforma in un “Can Can”. Sul palco con Incudine, Antonio Vasta (fisarmonica, organetto, zampogna a paru, pianoforte), Antonio Putzu (fiati etnici e popolari), Salvo Compagno (percussioni mediterranee e tamburi a cornice), Franco Barbarino (chitarre, mandola e bouzouki) e Pino Ricosta (basso).
Piccola curiosità: a due ore dal concerto Mario Incudine è stato protagonista di un servizio all’interno di “Mizar” (Rai2).
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