Città del Vaticano - Papa Francesco non ha fatto una piega, si è fermato una frazione di secondo, è sembrato vacillare ma nel frattempo, velocissimi, sono arrivati a sostenerlo padre Leonardo Sapienza e il suo maggiordomo. Uno dei tre piedini di gomma del bastone di metallo che normalmente utilizza per appoggiarsi quando fa ingresso nell'Aula Paolo VI si era staccato, probabilmente per va dell'usura. Cose che capitano. Bergoglio sorretto dai due aiutanti ha ugualmente raggiunto lo scranno papale posto al centro della sala Nervi dove in sala lo aspettavano migliaia di pellegrini arrivati per l'udienza straordinaria del Giubileo. Il tragitto di una decina di metri è stato accompagnato dall'applauso scrosciante della gente che ha intuito la sua difficoltà e lo ha incoraggiato con affetto. In prima fila c'erano anche alcuni sindaci con la fascia tricolore.
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Siccome stamattina erano talmente tante le richieste arrivate in Vaticano, al termine della catechesi e dei saluti di rito nelle varie lingue nella Sala Nervi, Bergoglio ha successivamente raggiunto (in sedia a rotelle) la basilica di San Pietro dove c'erano tutti gli altri fedeli che non avevano trovato posto. «Buon giorno a tutti voi, immagino che avete sentito la predica che era in collegamento», ha detto loro . «Vi ringrazio per la vostra presenza».
Poi ha dato la benedizione e ha fatto un giro per i saluti anche in basilica. L’udienza giubilare, era incentrata sul tema della speranza non delude mai’ «Il Giubileo è per le persone e per la Terra un nuovo inizio; tutto va ripensato dentro il sogno di Dio» ha sottolineato ricordando che »un io troppo sicuro e orgoglioso ci impedisce di riconoscere Gesù Risorto: anche oggi, infatti, il suo aspetto è quello di persone comuni che rimangono facilmente alle nostre spalle».
L'episodio di stamattina ovviamente non è sfuggito ai fotoreporter e alle telecamere e ha fatto di nuovo affiorare le domande inevase sulla salute dell'anziano pontefice, di recente reduce da una caduta che gli ha causato una contusione all'avambraccio destro e, prima ancora, un bruttissimo ematoma sotto il mento, anche quello provocato da un incidente a Santa Marta. Il Vaticano finora ha minimizzato, dicendo che si tratta di piccoli episodi comuni a tutti gli anziani che fanno fatica a deambulare, tuttavia nessuno ha ancora spiegato se sono originati da giramenti di testa, da sbalzi di pressione oppure da problemi neurologici. In ogni caso il pontefice nonostante gli 88 anni dimostra di avere una tenacia e una energia fuori dal comune, ogni giorno ha in agenda numerosi appuntamenti pubblici, udienze ad ambasciatori o collaboratori di curia ai quali dedica tempo, ascoltandoli, prendendo appunti sui vari dossier che di volta in volta gli vengono presentati. Ogni tanto però le cose non vanno sempre per il verso giusto. La scorsa settimana, per esempio, alle migliaia di giornalisti durante il Giubileo dei comunicatori, non è sfuggito lo stato di affatticamento generale del pontefice al punto da essere stato costretto a rinunciare alla lettura del lungo discorso preparato. Bergoglio, in quella occasione, per stemperare il clima è ricorso ad una battuta ironica dicendo che nove pagine di mattina presto avrebbero causato problemi di stomaco a chiunque. Poi è passato in carrozzina a salutare velocemente una novantina di ospiti vip seduti nelle prime file. Era previsto per loro il baciamano ma questa prassi è stata saltata: avrebbe richiesto maggiore tempo e ulteriori energie.