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08/10/2020 20:23

Tumori, nel 2020 si ammalano di più le donne

Si muore di meno però

di Redazione

Tumori, nel 2020 si ammalano di più le donne
Tumori, nel 2020 si ammalano di più le donne

Roma – Nel 2020 le donne si ammalano di più. Di tumore. Le nuove diagnosi di cancro parlano di un aumento del carcinoma polmonare, che è peraltro anche la prima causa di morte per tumore. Le donne si ammalano di più, +3,4% rispetto all’anno prima proprio della malattia di cui si muore di più. Il dato emerge dalla fotografia scattata come ogni anno da I numeri del cancro, volume ricco di dati e indicazioni frutto della collaborazione dei massimi esperti italiani di oncologia ed epidemiologia (Aiom – Associazione Italiana di Oncologia Medica, Aortim – Associazione Italiana Registri Tumori, Siapec-Iap – Società Italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica, Fondazione Aiom, Passi – Progressi delle Aziende Sanitarie per la salute in Italia e PASSI d’Argento), presentato all’Istituto Superiore di Sanità.

L’incremento nelle diagnosi di tumore al polmone si osserva specialmente fra le over 70 ed è legato all’abitudine al fumo di sigaretta, che a partire dagli anni Settanta si è sempre più diffusa nella popolazione femminile. In generale sono 377 mila le nuove diagnosi di cancro previste quest’anno nel nostro Paese, 195 mila negli uomini e 182.000 nelle donne. Il tumore più frequentemente diagnosticato, nel 2020, sarà il carcinoma della mammella, seguito dal colon-retto, polmone, prostata e vescica.

Diminuisce l’incidenza dei tumori al colon retto, merito dello screening
Il secondo dato importante che emerge dal Rapporto è il netto calo in entrambi i sessi delle diagnosi di colon-retto, a dimostrazione dell’efficacia dei programmi di screening. Nel 2020, i tassi di incidenza di questa neoplasia saranno in diminuzione del 20% rispetto al picco del 2013. Di più. L’individuazione precoce della malattia grazie allo screening unita all’efficacia delle terapie negli stadi più avanzati hanno prodotto un miglioramento della sopravvivenza a 5 anni, aumentata dal 52% degli anni Novanta al 65% attuale. Considerando tutte le neoplasie, l’efficacia delle campagne di prevenzione e delle terapie innovative determina un complessivo aumento del numero delle persone vive dopo la diagnosi: sono circa 3,6 milioni, con un incremento del 37% rispetto a 10 anni fa. Quasi un milione di persone è tornato ad avere la stessa aspettativa di vita della popolazione generale e può considerarsi guarito.

Si muore di meno
Un altro dato importante è quello relativo alla riduzione complessiva dei tassi di mortalità stimati nel 2020 rispetto al 2015: sono in diminuzione sia negli uomini (-6%) che nelle donne (-4,2%), grazie ai progressi ottenuti nella diagnosi e nei trattamenti. Rispetto agli uomini, però, le donne con diagnosi di cancro vivono più a lungo. Nei primi la sopravvivenza a 5 anni è del 54% mentre le seconde raggiungono il 63%; differenza in gran parte spiegata dal fatto che nel sesso femminile il tumore più frequente è quello della mammella, che ha una prognosi migliore rispetto ad altre neoplasie, ma anche dal ritardo con cui gli uomini in media arrivano alla diagnosi.