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23/09/2019 12:48

Tv, torna Alberto Angela e racconta la Sicilia del Gattopardo

Ogni sabato

di Redazione

Alberto Angela
Alberto Angela

Il sabato sera su Rai 1 si torna a parlare di Storia, arte e cultura. Una nuova sfida per Alberto Angela che dal 21 settembre è ripartito con la nuova stagione di Ulisse, il piacere della scoperta, sei nuove puntate in prima serata in cui racconta luoghi e personaggi storici accompagnato da Gigi Proietti che dà voce ai protagonisti delle storie raccontate mentre altri ospiti famosi aggiungeranno ricordi e aneddoti legati alle puntate.

La prima puntata ha riguardato Gerusalemme ai tempi di Gesù alla scoperta delle vicende accadute nella terra di Israele nel periodo in cui è vissuto. Un periodo ricco di fermenti e tensioni, caratterizzato dai difficili rapporti tra ebrei e romani e da un intenso fervore messianico. L’intento non è quello di raccontare Gesù, ma definire il contesto in cui si è mosso, la cornice storica, archeologica e sociale attorno alla sua figura. A partire da Erode il grande (sul finire del cui regno nacque Gesù) con le numerose testimonianze architettoniche che ha lasciato nel territorio: dalla fortezza di Masada, alla città di Cesarea Marittima, dalla sontuosa tomba dell’Herodion al Tempio, sino al suo successore, Erode Antipa, al cui nome è legata la storia di Salomè, la morte di Giovanni Battista e le vicende del complicato processo a Gesù.

Protagonista della seconda puntata è Leonardo da Vinci, a 500 anni dalla morte dello scienziato, pittore, scrittore e inventore. Un viaggio dall’Italia alla Francia per raccontare la genesi di tantissime sue opere e la fine della sua vita ad Amboise, nel castello che gli donò il re di Francia, Francesco I e dove è sepolto. A Milano Leonardo visse 17 anni, dal 1482, presso la corte di Ludovico il Moro che fu per lui di ispirazione per moltissime sue opere. Una per tutte il Cenacolo, un’opera tra le più visitate d’Italia, per spostarsi poi a Firenze nel suo museo più celebre, gli Uffizi, per una visita nella Sala Leonardo, dove sono esposti altri capolavori del genio toscano.

La terza puntata segue le orme di Maria Antonietta, ultima regina di Francia, alla reggia di Versailles, simbolo dell’Ancien Regime, dell’opulenza, dello sfarzo architettonico, ma anche degli sprechi di una corte famosa in tutto il mondo. È tra sontuose stanze, immense scalinate, un borghetto di campagna, corridoi, porte nascoste, feste, gioielli, parrucche, ceramiche e vestiti che Alberto Angela racconta la storia di questa sfortunata corte, partendo dal matrimonio tra Luigi XVI e Maria Antonietta, figlia di Maria Teresa D’Austria, fino alla fine della sua vita, nel 1793, giunta al termine nella prigione della Conciergerie e sotto la lama della ghigliottina di Place de la Révolution a Parigi, oggi chiamata place de la Concorde.

Dalla corte di Francia si passa nell’appuntamento successivo a un’altra nobiltà, quella siciliana: filo rosso per raccontare questa terra dove la storia si è stratificata e ha lasciato migliaia di segni è un grande romanzo italiano del ‘900, Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Il film di Luchino Visconti ha ricreato le atmosfere sontuose dei palazzi nobiliari durante il travagliato periodo storico che segna il passaggio dal regno delle due Sicilie al Regno d’Italia. Da alcuni luoghi tra i più belli dell’isola, Alberto Angela racconta la storia d’amore di Tancredi e Angelica sullo sfondo di paesaggi dal sapore antico e meravigliosamente incontaminati.

Parte poi dagli studi di Cinecittà la puntata dedicata al mondo di Ben Hur: sessant’anni fa veniva girato il colossal di Hollywood con Charlton Heston, ma si trattava di una storia inventata. Alberto Angela racconta invece una storia vera, quella dell’autentico auriga Scorpo, celebrato per le vittorie e pianto per la morte prematura, dal poeta Marziale. Vedremo che cosa succedeva al Circo Massimo, luogo deputato alle gare, e tutto quello che si svolgeva attorno alle corse di bighe e quadrighe: qualcosa come il calcio mercato e il calcio scommesse di oggi.

Il sesto e ultimo appuntamento (sabato 26 ottobre) celebra i 40 anni dal primo sito italiano indicato all’Unesco da proteggere come patrimonio dell’umanità: le incisioni rupestri della Valcamonica. Per questa occasione Alberto Angela entra nel Quirinale, la “casa degli italiani”, per raccontare il patrimonio di meraviglie storiche, artistiche e paesaggistiche italiane che il mondo ci invidia. Inoltre cinquant’anni fa infatti veniva istituito il Comando Carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale, il primo organismo al mondo specializzato in questo settore nella difesa di questo patrimonio.