Esistono, in audio, un’interpretazione di Carmen Consoli e una persino di Franco Battiato
di Redazione

Nel film “Il cammino della speranza” Pietro Germi utilizza “Vitti na crozza” come colonna sonora attribuendogli una generica potestà popolare.
In realtà il motivo, riprodotto in migliaia di dischi, ha un autore.
Si chiama Franco Li Causi, direttore di una piccola orchestra agrigentina e solista di chitarra. Questi racconta che nel 1950 il regista Pietro Germi gli chiese se, nel suo repertorio di canzoni siciliane, ci fosse un motivo “allegro-tragico-sentimentale” da inserire in un film sugli emigrati siciliani. Le composizioni del musicista però non piacquero al regista che, comunque, invitò il maestro sul set a Favara.
In quell’occasione un anziano minatore, Giuseppe Cibardo Bisaccia, recitò al regista un brano poetico che conosceva a memoria e Germi chiese a Li Causi di musicare quei versi.
Ma questa paternità non gli sarà riconosciuta nonostante il maestro agrigentino avesse inviato subito la composizione in deposito SIAE. Così molti sono stati i cantanti, i musicisti, le case discografiche che hanno utilizzato la musica di “Vitti ‘na crozza” o appropriandosene tout court o attribuendola ad un’equivoca tradizione popolare.
Esistono un’interpretazione di Carmen Consoli e una persino di Franco Battiato, appena accennata. Noi vi proponiamo trevideo, uno dei quali girato a Ragusa, con altrettante testimonianze. Di Gianna Nannini e di Laura Pausini. E Franco Battiato.
Gianna Nannini – Vitti na crozza (Vidi un teschio), Ragusa, agosto 2008
Laura Pausini a Palermo 18/07/’09
Franco Battiato su Rai Tre
Vitti na crozza
Vitti na crozza supra lu cannuni
fui curiuso e ci vossi spiare
idda m’arrispunniu cu gran duluri
murivi senza un tocco di campani
[la la la lero
la lero la lero
la lero la lero
la lero la la]*
Si nni eru si nni eru li me anni
si nni eru si nni eru un sacciu unni
ora ca sugnu vecchio di ottant’anni
chiamu la morti i idda m arrispunni
[la la la lero
la lero la lero
la lero la lero
la lero la la]*
Cunzatimi cunzatimi lu me letto
ca di li vermi su manciatu tuttu
si nun lu scuntu cca lume peccatu
lu scuntu allautra vita a chiantu ruttu
[la la la lero
la lero la lero
la lero la lero
la lero la la]*
C’è nu giardinu ammezu di lu mari
tuttu ntessutu di aranci e ciuri
tutti l’acceddi cci vannu a cantari
puru i sireni cci fannu all’amuri
[la la la lero
la lero la lero
la lero la lero
la lero la la
la la la lero
la lero la lero
la lero la lero
la lero la la
la la la lero
la lero la lero
la lero la lero
la lero la la]*
Vidi un teschio
Vidi un teschio sopra la torre
Ero curioso e volli domandargli
Lui mi rispose con gran dolore
Sono morto senza rintocchi di campane
Sono andati, sono andati i miei anni
Sono andati, sono andati, non so dove
Ora che sono vecchio di tanti anni
Chiamo la morte e questa mi risponde
Preparatemi, preparatemi il letto
Che già i vermi mi hanno mangiato tutto
Se non lo sconto qui, il mio peccato
Lo sconterò nell’altra vita, a pianto rotto
C’è un giardino in mezzo al mare
Pieno di fiori, di arance e di Sole
Tutti le sirene vanno lì a cantare
Anche le sirene vi fanno l’amore
Una curiosità: il soggetto e la sceneggiatura del film di Germi sono firmati da un giovanissimo Federico Fellini.
Nella foto di copertina, un fotogramma de “Il cammino della speranza”, di Pietro Germi
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