Con la bella stagione arriva anche il problema che affigge di più le donne e poco importa se siano giovani o avanti con gli anni, il problema che le accomuna resta la cellulite.
Pochissime sono le donne che non conoscono questo problema, che colpisce circa otto donne su dieci, in maniera più o meno grave; può derivare da una predisposizione familiare ed è considerata la malattia femminile per eccellenza. Magre o in sovrappeso, con l’arrivo delle prime giornate di sole e di caldo, arriva la voglia di scoprirsi e di guardarsi allo specchio, il desiderio di tutte? Vedersi in forma; e quindi, tutte a cercare la dieta miracolosa del momento, quella più veloce che faccia togliere quei chiletti accumulati e la più trend del momento.
Esistono diverse cause e anche diversi stadi della cellulite
La cellulite è strettamente legata agli estrogeni, gli ormoni femminili, che favoriscono il deposito di grasso nel tessuto sottocutaneo. La cellulite generalmente interessa principalmente cosce, glutei, ginocchia, caviglie; più raramente, addome e arti superiori. Le cause sono varie, la sedentarietà, lo stress, il tipo di abbigliamento che indossiamo (infatti, indumenti troppo stretti o tacchi troppo alti bloccano la circolazione), ma può essere causata anche da fattori di ereditarietà e anche da una dieta squilibrata.
Correggendo uno stile di vita sbagliato si può migliorare notevolmente la situazione.
Quindi, la prevenzione inizia a tavola. Le regole consigliate da seguire.
Il sale è il nemico numero uno per una dieta anti cellulite
E’ sempre consigliabile consumare molta acqua. Un litro e mezzo al giorno è la quantità di acqua minima da assumere, magari lontano dai pasti per non diluire i succhi digestivi, permettere una buona diuresi e un'eliminazione ottimale delle sostanze tossiche e di rifiuto.
Particolare attenzione va messa soprattutto nella lettura delle etichette delle acque minerali, che, apparentemente uguali, possono risultare utili o controindicate secondo la quantità di minerali in esse disciolti: per chi soffre di ritenzione idrica, naturalmente, sono controindicate quelle ricche di sodio.
La prima regola da seguire per chi soffre di ritenzione idrica, o per chi intende prevenirla, è di ridurre l'assunzione di sodio: sostanza che il nostro organismo assume principalmente sotto forma di cloruro (il comune sale da cucina). Il sodio trattiene acqua all'interno dei tessuti impedendo il corretto scambio di liquidi tra la cellula e l'esterno.
Nel sodio complessivamente assunto durante il giorno, però, non bisogna considerare solo il sale da cucina, ma anche tutti quei prodotti utilissimi per condire, ma ricchi di sodio, come: i dadi, le salse, le conserve. Non mettete il sale direttamente sulla pasta o sul riso, ma aggiungetelo solo all'acqua di cottura.
Evitare i cibi in scatola; optate per cotture semplici (al vapore, o alla griglia); consumate frutta ricca di vitamina C e sostanze antiossidanti; consumate più verdure, che saziano e sono poco caloriche; evitate cibi molto salati, salumi, formaggi grassi e fermentati, fritti, scatolame, bevande dolcificate, succhi di frutta con sciroppo, alcolici, cioccolato, caffè, the forte; bevete molta acqua non gasata, che aiuta ad eliminare attraverso le urine i liquidi trattenuti dai tessuti.
Sono banditi gli eccessi di caffè (oltre 2-3 tazzine il giorno), di cioccolato e di bevande alcoliche (come vino, birra e liquori), poiché affaticano il fegato impedendo di espellere le sostanze di rifiuto. Da preferire invece gli alimenti freschi, ricchi di vitamine e sali minerali ad alto contenuto di fibra (sostanza che facilita la digestione e combatte la stitichezza), vitamina C, E e Potassio.
Cibi anti cellulite:
Frutta e verdura, (finocchi, indivia, sedano, carciofi, asparagi, carote, arance, kiwi, pompelmo, prugne fresche, albicocche e pesche) sono da consumare in grandi quantità. Potete scegliere di consumarli sia sotto forma di succhi, sia di centrifugato perché, sono da prediligere quelle che ricche di potassio, sostanza capace di contrastare il sodio (che al contrario favorisce la ritenzione idrica). I piselli, le patate, le lenticchie, la cipolla (soprattutto se viene consumata cruda), hanno proprietà diuretiche, facilitando l'eliminazione dei liquidi in eccesso e delle sostanze di rifiuto. Inoltre, il loro apporto di fibra fa aumentare la velocità del transito intestinale, facilitando l'evacuazione delle scorie alimentari (un buon funzionamento dell'intestino è un altro punto fondamentale per combattere efficacemente il disturbo), riducendo l'assorbimento degli zuccheri e dei grassi, senza disturbare l'utilizzazione delle proteine e degli oligo elementi (ferro, rame, selenio, zinco, magnesio e calcio).
Particolare attenzione va riposta nei mirtilli che contengono un gran quantitativo di sostanze vasotrofiche dette rutosidi, protettrici delle pareti dei vasi. Di bio flavonoidi, veri alleati di una buona micro circolazione, sono invece ricchi i frutti di bosco e di sottobosco. Tutta la frutta ricca di acqua come anguria, melone, fragole ha azione diuretica e ancora di più quella con alto contenuto in potassio come albicocca, ananas, ribes, ciliegia.
Le regole fondamentali
Dieta anti cellulite e ritenzione idrica: come eliminare gli inestetismi con l'aiuto del cibo giusto?
Avete mai pensato che potreste dare una mano al vostro fisico con una dieta anti cellulite e ritenzione idrica? Ce lo hanno sempre detto e in fondo è vero: niente è più efficace di una corretta alimentazione e del movimento. Ecco alcuni trucchi per accelerarne l’effetto e per evitare che torni.
In passato si sosteneva che la cellulite dipendesse dall’accumulo di tossine; oggi invece si sa che altro non è che grasso che si accumula e aumenta di volume in zone specifiche e circoscritte.
Le cellule adipose che danno il via alla cellulite attraggono l’acqua: ecco perché la cellulite quasi sempre si associa alla ritenzione idrica. Quindi, la gravità della cellulite quasi sempre dipende da tre fattori: dalla quantità di grasso, dalla quantità di liquidi ma anche da quanto spesse siano le fibre di collagene che rendono queste cellule compatte e collegate tra di loro.
Questi fattori sono influenzati dalla genetica, dall’età e dalla quantità di radicali liberi che fanno parte del nostro organismo. La buona notizia è che possiamo modificare questi fattori migliorando la nostra alimentazione, prestando attenzione ai cibi che consumiamo e facendo qualche esercizio mirato.
Eccovi quattro regole per combattere la cellulite:
Ridurre la ritenzione dei liquidi:
Questa è la regola più importante delle quattro, in quanto eliminando i liquidi in eccesso dalle cellule lipidiche toglieremo nutrimento a quelle cellule, ma anche volume. Ecco perché è importante ridurre, se non togliere del tutto, il sale, ma anche bere almeno 2 litri di acqua al giorno e mangiare più alimenti naturali diuretici, tra cui mirtilli, sedano, finocchio e asparagi.
Idratare la pelle
“La cellulite si presenta ancora peggio sulla pelle disidratata“. Se le cellule della pelle sono più ricche d’acqua aumentano il loro volume, risultando più compatte e mostrando meno la cellulite. Inoltre idratare la pelle manderà un segnale al nostro metabolismo: il posto giusto delle molecole di acqua è sulle cellule dell’epidermide, e non sullo strato sotto. Gli alimenti migliori per incoraggiare questo messaggio sono gli arachidi, i semi, le olive e il pesce più grasso.
Diminuire i livelli di estrogeni
Gli estrogeni sono coinvolti nella produzione della cellulite in quanto attivano la produzione di cellule adipose e favoriscono la ritenzione di liquidi. Gli alimenti che contengono più fitoestrogeni sono i broccoli, il cavolfiore, il cavolo, i cavoletti di Bruxelles, i semi di lino, i fagioli e i germogli di soia.
Nello scegliere gli alimenti da consumare nella dieta anti cellulite, bisogna prestare attenzione a quelli che favoriscono il ristagno e gonfiano i tessuti. Un corretto stile di vita, un'alimentazione equilibrata ed adeguata fanno sì che pesantezza, gonfiori alle gambe e cellulite, causati da un rallentamento del circolo venoso, possano essere prevenuti e curati. La stipsi e la ritenzione idrica sono, infatti, due tipici segnali di un insufficiente e scorretto esercizio fisico associato ad un'alimentazione scorretta.