La dieta zero è un regime alimentare che permette di perdere fino a due chili a settimana. Fondamentalmente consiste nell'eliminare carboidrati e zuccheri, ecco perchè si chiama zero. Va precisato però che questo regime alimentare non è adatto a tutti. Ha conosciuto una certa notorietà, in quanto si tratta di un regime dietetico che trova molto seguito tra le star di Hollywood.
Dieta zero: caratteristiche
La dieta zero si definisce anche dieta chetogenica perché nella prima fase prevede l'eliminazione totale di carboidrati e zuccheri per costringere l'organismo a bruciare i grassi. Questo accade perché l'organismo va in chetosi, ovvero per attingere l'energia, non potendo consumare gli zuccheri, utilizza le riserve di grasso, risparmiando la massa magra.
La dieta zero prevede tre fasi e in ogni caso non deve durare più di 14 giorni. La prima fase ha come obiettivo il dimagrimento. E' la più dura in quanto si inizia con un un approccio aggressivo che bandisce tutti gli zuccheri, sia semplici che complessi, quindi sono esclusi anche i carboidrati. Nella seconda fase si consolida il mantenimento del peso, per cui è detta di stabilizzazione. Si caratterizza per un graduale aumento delle porzioni e una diminuzione degli alimenti zero. In questa fase lo schema alimentare si può definire equilibrato perchè i grassi saturi sono sostituiti a beneficio di alimenti a basso indice glicemico, che sono indispensabili non solo per recuperare la forma, ma anche per rimanere in salute. La terza fase invece è dedicata al mantenimento. In questa fase vanno reintrodotti gradualmente i carboidrati.
Gli alimenti zero sono ricchi di fibre e presentano un basso indice glicemico che aumentano il senso di sazietà. In particolare è consigliato il consumo di carne bianca, pesce e uova, la verdura eccetto patate e carote, la frutta (eccetto banane e uva) l'avena (quest’ultimo uno dei pochi alimenti contenenti carboidrati ammessi) . Riguardo ai grassi è ammesso l'olio extra vergine di oliva e la frutta secca quindi noci, mandole e nocciole.
Prima di iniziare la dieta zero bisogna procedere a una pianificazione: bisognerà quindi fissare il numero dei pasti da consumare durante la giornata, (minimo 4), quantificare il fabbisogno quotidiano per quanto riguarda le proteine e anche le quantità di ogni singolo pasto.
Va sottolineato che la dieta zero non è adatta a tutti perché quando si sviluppa la condizione nota come chetosi, i grassi depositati sono causa dei corpi chetonici che determinano un affaticamento di fegato e reni che devono smaltirli. Questa dieta in particolare è controindicata a chi soffre di problemi renali o epatici o cardiaci, ai pazienti diabetici e alle donne in gravidanza e in allattamento.