Benessere

Zuccheri nascosti: in quali alimenti si trovano e come riconoscerli

Bianco, dolce e mortale

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Ogni giorno senza saperlo consumiamo molto più zucchero di quanto pensiamo. Questo perché lo zucchero è contenuto anche in alimenti dove non ci aspetteremo proprio di trovarlo. Sapere dove è presente può essere utile per evitare un consumo eccessivo che favorisce l'obesità, che a sua volta aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e diabete.

Lo zucchero che non ti aspetti: gli alimenti che lo contengono
La maggiore quantità di zucchero la si trova soprattutto nei prodotti industriali confezionati. Si tratta quindi di zuccheri aggiunti. Entrando nel dettaglio lo troviamo nei cereali per la colazione, nelle bibite, succhi di frutta confezionati. In questi ultimi in particolare vi troviamo spesso l'aggiunta dello sciroppo glucosio-fruttosio. Ma lo si trova anche in alimenti che potremmo definire insospettabili quali sughi pronti, zuppe e minestrone sotto forma di addensante, negli snack confezionati e quindi merendine e dolciumi vari per aumentarne l'appetibilità, negli insaccati, affettati e salumi ad esempio prosciutto cotto e wurstel. In questi ultimi casi lo zucchero è presente nei prodotti confezionati che troviamo al banco frigo. Lo zucchero nascosto lo si trova anche nelle verdure surgelate e nei cibi surgelati impanati e in condimenti vari quali maionese ketchup e in alcuni casi perfino nell'aceto balsamico. Lo zucchero può essere aggiunto anche allo yogurt e ai prodotti light. Infine può trovarsi anche nel pane in cassetta che con l'aggiunta di questo alimento risulta più morbido.

Zucchero nascosto: come capirlo
Per sapere in quali prodotti può nascondersi dobbiamo leggere con attenzione le etichette nutrizionali facendo attenzione ai nomi con cui viene indicato lo zucchero. L'industria alimentare lo indica non solo col nome di saccarosio (il comune zucchero da tavola) ma anche fruttosio, sciroppo di glucosio-fruttosio, maltodestrine, glucosio. Il saccarosio talvolta può essere sostituito da altri zuccheri, quali lo sciroppo d'acero, sciroppo d'agave, succo di mele concentrato, zucchero d'uva e miele.

Zucchero: gli effetti dannosi
Lo zucchero è l'alimento verso cui il nostro cervello può sviluppare una vera e propria dipendenza che con terminologia medica si definisce sugar addiction. Il cervello non può fare a meno di questo "carburante". D'altronde è fondamentale perché ci fornisce l'energia necessaria nel corso della giornata. Gli zuccheri appartengono alla famiglia dei carboidrati a rapido assorbimento. Un eccesso di zuccheri, in particolare di quelli semplici che vengono assorbiti rapidamente, stimola un eccesso di produzione insulinica da parte del pancreas che favorisce uno stato infiammatorio. I livelli costantemente elevati di glicemia e insulina possono portare a una condizione di insulino-resistenza o pre-diabete.
Secondo gli esperti, il quantitativo massimo di zuccheri che si può assumere senza correre rischi per la salute corrisponde a circa 50 grammi al giorno, ovvero a 10 zollette al giorno. In particolare stando alle indicazioni dell'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione non dovrebbero superare il 10-15% dell'introito calorico giornaliero. La diminuzione riguarda gli zuccheri aggiunti negli alimenti, perchè il problema non si pone per gli alimenti che lo contengono naturalmente ad esempio la frutta sebbene ovviamente anche in questo caso non bisogna eccedere, in quanto possono favorire problemi di salute quali, l'obesità, diabete, carie. In ogni caso è meglio non sostituirlo con i dolcificanti artificiali, quali l'aspartame o il saccarosio, per non fare, come suol dirsi, un salto dalla padella alla brace. La soluzione migliore consiste nel privilegiare il consumo di alimenti freschi, consumando solo in maniera residuale prodotti industriali. Meglio anche non eccedere con la frutta fresca che contiene zuccheri semplici e naturali che se in eccesso possono favorire l'insulino-resistenza. E' bene anche non aggiungerlo laddove non serve, ad esempio nel latte la mattina a colazione in quanto si tratta di una bevanda che è già dolce di per sè. Lo stesso potrebbe valere per il caffè anche se non tutti ne amano il sapore al naturale.


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