La dieta per la pressione alta è un regime alimentare utile a ridurre un eventuale stato di ipertensione arteriosa. La pressione alta è una patologia abbastanza complessa che possiede un'eziologia spesso multilaterale, con una base di predisposizione genetico-familiare MA frequentemente aggravata dallo stile di vita inappropriato. Abbassare la pressione è un accorgimento utile a ridurre il rischio cardiovascolare poiché chi soffre di pressione alta ha più probabilità, rispetto ai soggetti sani, di incorrere in eventi infausti quali ictus cerebrale ed infarto miocardico. L'ipertensione può avere conseguenze molto serie, ma spesso l'alimentazione adeguata può fare la differenza verso la guarigione.
Che cos'è la pressione alta o ipertensione?
Il 56% della popolazione italiana e un ventenne su cinque, soffre di ipertensione o pressione alta. La pressione sanguigna è la forza, la spinta, che viene esercitata dal sangue nelle arterie della circolazione sistemica. Questa pressione ha dei parametri di massima e di minima per far sì che tutto funzioni in modo corretto. La minima a riposo va da 60 a 90 mmHg di pressione diastolica (quando il cuore si rilassa) e la massima da 100 a 140 mmHg di pressione sistolica (quando il cuore si contrae).Quando la pressione aumenta oltre i 140 mmHg siamo in situazione di ipertensione arteriosa anche se comunque il 90-95% di questi casi è presente come forma di ipertensione primaria senza evidenti cause mediche. Perché allora fare attenzione all'ipertensione? Perché questa condizione è come vi abbiamo anticipato un fattore di rischio per ictus, infarto, insufficienza cardiaca e aneurismi.
Qual è la giusta Alimentazione per abbassare la pressione alta?
Un corretto stile alimentare e di vita può essere di grande aiuto nel mantenere nei limiti di norma i valori di PA. Nelle forme più lievi o più responsive di ipertensione può infatti rappresentare l'unica terapia. Tuttavia, un'adeguata alimentazione è di grande aiuto anche se si segue una terapia farmacologica perché aumenta l'efficacia dei farmaci antipertensivi, permettendo di ridurre la posologia e il numero (in caso di associazione di più farmaci). Si raccomanda perciò di seguire le raccomandazioni per una corretta alimentazione nella popolazione generale in merito alla riduzione di grassi (soprattutto di origine animale), di bevande e alimenti ricchi di zuccheri e all'assunzione di adeguate porzioni di frutta e verdura.
La dieta per abbassare la pressione alta dovrebbe essere:
Idonea a ripristinare (o mantenere) il normopeso; in caso di sovrappeso, la dieta per abbassare la pressione è necessariamente ipocalorica
Senza sodio aggiunto e poverissima di alimenti conservati (salati, immersi in salamoia, cotti acqua e sale ecc.) o con aggiunta di sodio/glutammato di sodio
Ricca di ortaggi, frutta fresca (meno degli ortaggi), cereali grezzi o farine non raffinate (ponderati al regime calorico)
Ricca di pesce azzurro (ponderato al regime calorico e in sostituzione alla carne grassa)
Poverissima di: carni grasse, conservate, insaccate e salate, formaggi grassi e stagionati, tuorli d'uovo, alimenti dolcificati con saccarosio, glucosio o fruttosio (in eccesso)
Poverissima di stimolanti contenuti nelle bevande: caffè, tè, energy drink, termogenici ecc.
Inoltre lo stile di vita del portatore di ipertensione che intraprende una dieta per abbassare la pressione necessita:
L'interruzione definitiva del tabagismo
L'interruzione dell'alcolismo e l'abolizione (a volte momentanea o a volte definitiva) delle bevande alcoliche
L'inizio di un percorso di attività fisica, misto aerobico-potenziamento, con predilezione dell aerobico.
Esistono numerosi studi clinici che dimostrano l'efficacia della dieta e dell'attività motoria sulla riduzione della pressione alta; tali progressi dipendono da: capacità di riduzione dell'eccesso ponderale (dimagrimento se sovrappeso), capacità di rinuncia al sale da cucina, capacità di incremento della fitness cardio-vascolare ed eventuale integrazione alimentare.
Pressione alta: cosa non mangiare?
Facile non mangiare nulla che abbia sale aggiunto. Ma non è come dirlo: scoprirete che il sale (inteso come cloruro di sodio, ed è il sodio che fa aumentare la pressione) è sempre aggiunto nei prodotti confezionati. Che fare dunque? Al giorno ci è concesso solo un cucchiaino di sale da cucina, davvero poco rispetto alle nostre abitudini. Vediamo la lista dei cibi sconsigliati in caso di ipertensione.
Pane: una sola fetta può contenere addirittura 230 milligrammi di sodio, il 15% del totale da assumere durante la giornata. Vale lo stesso divieto per tutti i prodotti da forno: grissini, cracker e simili. Abituatevi a consumare il pane senza sale, meglio se integrale (è naturalmente più saporito)
Salumi, insaccati e carni conservate in generale: contengono moltissimo sodio, indispensabile per la conservazione dei prodotti e per il rispetto delle norme sanitarie della loro produzione, ma dannoso per la salute!
Zuppe e minestroni, e in generale tutti i piatti già pronti: per esaltare il sapore e favorire la conservazione, vengono arricchite di sale, che risulta eccessivo rispetto al fabbisogno quotidiano. Meglio preparare tutto in casa, riducendo al minimo i condimenti e il sale aggiunto
Formaggi: contengono sempre il sale tra i loro ingredienti, e in dosi eccessive
Dadi, salse, salse di soia e insaporitori in generale: contengono sodio in quantità veramente eccessive. Cercate le loro alternative prive di sale, oppure utilizzate le spezie per condire.
Pizza: il problema non è solo il condimento (che peraltro influisce notevolmente), ma la pasta, che potrebbe avere una quantità addirittura superiore ai 700 milligrammi di sodio, ovvero circa quello che dovremmo consumare in un giorno intero.