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Venditti e De Gregori cantano Lucio Dalla

Vecchi amici, vecchi nemici, Antonello e Francesco

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/04-09-2020/venditti-e-de-gregori-cantano-lucio-dalla-500.jpg Venditti e De Gregori cantano Lucio Dalla


Roma - Amici, nemici, poi di nuovo amici. Francesco De Gregori e Antonello Venditti hanno pubblicato a sorpresa un loro duetto sulle note di Canzone, celebre brano di Lucio Dalla del 1996, scritta con Samuele Bersani. 

Canzone ha già fatto parte della tracklist dell'album dal vivo Work in Progress, pubblicato nel novembre 2010 da Lucio Dalla e Francesco De Gregori. Questa nuova versione, prodotta da Alessandro Canini, collaboratore di Venditti, utilizza la pedal steel e si riallaccia direttamente alla cover di dieci anni fa. In merito alla canzone, Samuele Bersani ha rivelato di aver scritto il testo per una ragazza sperando che lei riascoltasse la canzone e che poi arrivò “Giudizi Universali”, altro grande successo: “Non è andata come sognavo e quindi poi ho scritto “Giudizi universali”, che è una canzone in cui, invece, ho già la sensazione di aver perso davvero tutto”.

Francesco De Gregori e Antonello Venditti hanno iniziato insieme la loro carriera con l’album “Theorius Campus”, uscito nel 1972. All’interno sono presenti due grandi classici come “Roma Capoccia” di Venditti e “Signora Aquilone” di De Gregori. E’ stato il primo e unico album del duo che fu da ispirazione per tantissimi cantautori. Tra questi anche Ligabue che in più occasioni ha dichiarato tutta la sua ammirazione per quell’album: «A dodici anni ho capito che c'era qualcuno che poteva fare le canzoni in modo diverso, erano i cantautori. In particolare Theorius Campus di Venditti e De Gregori ha cambiato la mia percezione».

Nel 2018 Antonello Venditti e Francesco De Gregori si sono ritrovati per il quarantennale di “Sotto il segno dei pesci”, album di Venditti. Durante lo spettacolo i due hanno duettato sulle note di “Sara” e lo stesso Venditti dichiarò: «Siamo come i Beatles e i Rolling Stones: ci stimiamo reciprocamente e siamo amici. Poi siamo diversi, certo, ma essere diversi non implica necessariamente essere rivali. Siamo innanzitutto amici, e non è detto che l'amicizia debba per forza concretizzarsi anche a livello professionale. Anzi. Invece di suonare insieme potremmo andare al cinema, o semplicemente frequentarci. L'unica cosa che è cambiata tra di noi rispetto al passato è la maggiore consapevolezza di noi stessi: oggi sappiamo chi siamo, prima no».


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