Benessere Frutta e verdura di febbraio

Le verdure di stagione di febbraio: tutti i benefici

La frutta e la verdura sono alimenti tipici della dieta mediterranea con ottime proprietà per la salute, accomunati dalla stagionalità.

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/25-02-2021/le-proprieta-benefiche-delle-verdure-invernali-di-stagione-500.jpg Le proprietà benefiche delle verdure invernali di stagione


Le proprietà benefiche delle verdure di stagione di febbraio: ecco le verdure tipiche invernali dalle innumerevoli proprietà benefiche da utilizzare nella nostre dieta e per preparare gustose ricette di stagione. La frutta insieme alla verdura sono alimenti tipici della dieta mediterranea con ottime proprietà per la nostra salute, accomunati anche dalla stagionalità. Quando il clima si fa più rigido, il nostro corpo, come molte piante, pretende più protezione. Protezione esterna, naturalmente, con capi più pesanti, e protezione interna, data da alimenti e nutrienti adatti alla stagione invernale. Sulle bancarelle di mercati e supermercati del mese di Febbraio troviamo le classiche verdure invernali anti-freddo, vere alleate del nostro benessere.
Febbraio è periodo di bietole, radicchio, spinaci, topinambur, cavoli, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, barbabietola rossa, verze, finocchi, carote, cipolle, cardo, rape, sedano, broccoli. Febbraio è ancora l’ultimo mese per mangiare agrumi: arance, clementine, limoni, mandarini e pompelmi. È un periodo indicato per preparare conserve a base di agrumi, da tenere in dispensa tutto l’anno, o scorzette di arancia candite da poter utilizzare come ingrediente per i propri dolci casalinghi come la marmellata di arance o le scorzette candite. Scopriamo quali sono le verdure di Febbraio e le proprietà benefiche

Il Radicchio: In Italia, la scelta è molto vasta. E’ una verdura dalle consistenze diverse e dalle note di sapore che variano dal dolce all’amarognolo, a seconda della varietà. Le qualità di radicchio più apprezzate sono:
Il Radicchio di Verona, il Radicchio Rosso di Treviso, il Radicchio di Chioggia, il Radicchio Variegato di Castelfranco. Il Radicchio Rosso di Treviso: Tra le varietà sopra elencate (tutti prodotti IGP) il Radicchio Rosso di Treviso è caratterizzato da un colore rosso scuro con sfumature bianche, una consistenza croccante e un inconfondibile gusto delicatamente amarognolo. In cucina il radicchio rosso è un ortaggio invernale molto duttile che si presta a svariate preparazioni: può essere utilizzato crudo per la preparazione di insalate ma anche cotto per primi piatti caldi come il super goloso risotto al radicchio rosso 
Proprietà: Il radicchio è un ortaggio ricco di fibre e antiossidanti, vitamine (A, B, B2) ed ha un bassissimo contenuto calorico.

Il broccoletto
In cima alla classifica dei cibi più adatti all’alimentazione contro il freddo, potremmo mettere senz’altro il broccoletto. Ormai, viene classificato come un super-cibo, ma già in epoca romana veniva considerato quasi un medicamento. Catone, ad esempio, riteneva che la salute del suo popolo dipendesse proprio dalla grande quantità di broccoli che mangiava. Una qualità più grande, questa, diffusa su tutto il territorio laziale. Coltivato soprattutto in Puglia e in Sicilia, il broccoletto si presenta di un bel verde scuro brillante e quanto più la tinta è accesa, tanto più è ricco di preziose sostanze. Quali? Dal ferro ai polifenoli, dalla vitamina C al potassio fino alle sostanze anticancro (composti solforati) e alle fibre. Pensate che sono sufficienti 10 grammi di broccoli o broccoletti al giorno per ridurre il rischio di sviluppare un tumore.
A parte l’odore sgradevole di questo ortaggio, odore che sprigiona soprattutto lessandolo (ma si può attenuare con un cucchiaio di aceto nell’acqua della bollitura). Per conservare le sue proprietà benefiche, è bene consumarlo al dente. Si consuma con piacere grazie a ricette come la classica ricetta siciliana della pasta con i broccoli “arriminati”, lessato e condito con semplice olio extra vergine d’oliva, oppure in padella con olio, aglio e peperoncino (altri due alimenti super per l’inverno!), o frullato per farne una vellutata. Anche i cavoli, bianchi, rossi e neri sono una valida e gustosa alternativa, da consumare in insalata o cotti come contorno (anche sotto aceto come i crauti) e zuppe, come la celebre ribollita toscana.

Verdure invernali: le puntarelle
Tipiche invernali sono anche le cosiddette puntarelle molto conosciute e utilizzate nel Lazio, ovvero i germogli di cicoria catalogna, tipiche delle tavole laziali e campane. Croccanti e leggermente amarognole, si mangiano preferibilmente crude in una emulsione di olio, aglio e acciughe (qualcuno ci aggiunge capperi e aceto balsamico), oppure saltate brevemente in padella. Sono ricche di calcio, fosforo e vitamina A.

Verdure invernali: il cardo
Simili proprietà nutritive si ritrovano anche nel cardo, ma in più è anche digestivo, stimolante per il fegato (ha un sapore leggermente amaro) e per l’appetito, anticolesterolo. Verdura antica e simbolica, in Grecia era associata al dio della guerra Thor (il nome deriva da ardis, ovvero punta di freccia), e il suo fiore è simbolo della Scozia: sembra che i vichinghi siano fuggiti dal dolore calpestando le spine delle sue corolle. Raramente si consuma crudo, fritto in pastella o lessato accompagnato alla bagna cauda, gratinato al forno con una leggera besciamella al formaggio o ridotto a purea e trasformato in delizioso sformato.

Verdure invernali: il topinambur

Infine il topinambur, originario delle Americhe (il nome deriva da una tribù di indios brasiliani
che ne faceva largo consumo), è un tubero dalla buccia beige, rossa o violetta e dalla forma complicata, ancora poco utilizzato in cucina. E dire che in tempi di guerra, soprattutto in Francia, ha fatto sopravvivere migliaia di persone. E’, infatti, energetico, con poteri antibiotici e leggermente lassativi. Si colloca a metà tra la patata (ma in questo caso è un alimento anti-diabetico) e il carciofo. Si consuma cotto, crudo, e fritto, tagliato sottile come le patate anche nella scaccia ragusana. Oppure si frulla la polpa lessata per tortini e puree, insaporito con panna e formaggio.

La Verza: Dalle foglie grinzose e increspate la verza, o cavolo verza, è un ortaggio ampiamente diffuso e consumato in varie zone d’Italia. Ideale per la preparazione di zuppe, minestre e risotti o protagonista indiscusso per prelibati piatti tipici come i verzalini della cucina piacentina o nei famosi pizzoccheri della cucina valtellinese. La verza è ricca di: Vitamine A, C, K, tipiche delle verdure verdi, utili a rafforzare il sistema immunitario. Fibre, alleate per l’intestino mantengono sano il sistema digestivo. Inoltre, agisce contro l’accumulo di tossine e ha proprietà antinfiammatorie.
Il Sedano: Il sedano è un ulteriore ortaggio che vanta preziose proprietà benefiche. E’ una pianta erbacea largamente coltivata in Italia, presenta numerose specie che differiscono per colore, periodo di fioritura e metodo di consumazione. Le coste (o steli) del sedano contengono importanti quantità di potassio, fosforo, calcio, magnesio e vitamine (C,E,K) mentre le foglie caroteni.
Proprietà: Diuretiche, contro la ritenzione idrica.
Benefiche per il cuore: Come altri ortaggi il sedano è ideale per contrastare il colesterolo alto grazie alla quantità di fibre contenute e favorisce l’abbassamento della pressione.
Il Porro: Il Porro, appartenente alla famiglia delle Liliacee, viene solitamente raccolto dalla fine d’autunno a metà inverno ma grazie alle coltivazioni in serra si può trovare disponibile sul mercato durante l’arco di tutto l’anno. In cucina è molto versatile, super nutriente se consumato crudo (ad esempio come sostituto della cipolla per via del sapore più delicato) e molto gustoso in preparazioni più elaborate come minestre, risotto o unito ad altri prodotti freschi.
Proprietà: Essendo ricco di sali minerali e fibre, il porro è un ottimo diuretico naturale che apporta importanti benefici all’intestino e allo stomaco e, al contrario della cipolla, riduce la presenza di gas nell’organismo. Riduce inoltre la pressione sanguigna.


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