Digiuno intermittente; le 5 cose da sapere che possono capitare nella prima settimana di dieta Il digiuno intermittente è l’ultima tendenza in fatto di diete, che promette una perdita di peso efficace e in salute. Il digiuno intermittente consiste nel mangiare in una specifica finestra temporale e non è sempre facile adattarsi e non allarmatevi se vi capitano queste 5 cose.
Che cos’è il digiuno intermittente?
Si tratta di un modello alimentare che alterna il mangiare al digiuno, e l’aspetto positivo è che non limita alcun gruppo alimentare. Consiste più semplicemente nel mangiare calorie limitate in una finestra temporale fissa, e lasciare al corpo il tempo di smaltire e digerire. Si tratterebbe di un modo sano ed efficace per perdere peso e, soprattutto, per mantenere il peso perso.
Digiuno intermittente: come funziona e i benefici
Il digiuno intermittente si basa sull’assunzione di cibo all’interno di una determinata finestra temporale, rimanendo a stomaco vuoto per le restanti ore. In questo modo, le cellule, private del loro nutrimento, cercano grasso immagazzinato da usare come fonte di energia, mettendo l’organismo in condizione di attaccare l’adipe in eccesso e incidere sul metabolismo. Di solito, dopo aver mangiato, i grassi trasformati in trigliceridi, si concentrano nel tessuto adiposo, e, a digiuno, vengono scomposti in glicerolo e acidi grassi, nutrienti importanti per il funzionamento del nostro corpo. Il fegato, poi, converte gli acidi grassi in corpi chetonici, così da garantire un apporto di energia maggiore ai nostri organi. Chetoni che, però, se si digiuna, si moltiplicano nel sangue ben 8-12 ore dopo l’ultimo pasto. È durante l’astinenza da cibo, inoltre, che il nostro organismo è solito esaurire il glucosio a disposizione, come quello conservato proprio nel fegato e nei muscoli sotto forma di glicogeno, trovandosi costretto a disporre dei lipidi per produrre energia.
Perdere peso con il digiuno intermittente
Tutti motivi per i quali la dieta del digiuno intermittente si rivela essenziale se l’intento è: perdere peso, eliminando l’adipe in eccesso, come quello accumulatosi sull’addome; resistere alle malattie, perché il nostro corpo, sottoposto a stati di stress estremi, impara ad adattarsi a condizioni difficili, come il senso di fame prolungato. Merito dell’aumento dell’attività dei globuli bianchi, e della liberazione di ormoni e anticorpi, che rafforzano il sistema immunitario; favorire il corretto funzionamento del cervello. Il digiuno intermittente sprigiona neurotrofina, in grado di proteggere il sistema nervoso centrale, incrementando la produzione e la sopravvivenza dei neuroni; stabilizzare la quantità di glucosio, la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna; ritardare l’invecchiamento; fortificare e tonificare i muscoli. In linea di massima, sono 12 le ore di digiuno previste, e tre le fasi da seguire con costanza, nel corso delle quali conta ciò che si mangia, e non quante calorie si assimilano.
5 cose da aspettarsi nella prima settimana di digiuno intermittente.
1 Confusione su cosa mangiare
Quando si inizia una nuova dieta, è ovvio confondersi tra cosa mangiare e cosa è bene evitare. Il metodo del digiuno è più che altro un cambiamento nello stile di vita, e non è necessario limitare alcun gruppo alimentare. Il digiuno intermittente incoraggia solo a mangiare cibi puliti e sani nella specifica finestra alimentare. Quindi, il consiglio è di prediligere cibi ricchi di fibre, verdure, frutta, proteine e grassi sani.
2 Perenne sensazione di fame
Sia che tu scelga di seguire il metodo del digiuno 16:8 o 10:14, limitare il tempo dei pasti, soprattutto all’inizio, può essere difficile. Potresti sentirti affamato e a corto di energie per tutto il giorno. Il tuo corpo si sentirà confuso, a causa del nuovo schema alimentare e avrà bisogno di tempo per adattarsi. Ma se ti attieni con successo al tuo piano alimentare nella prima settimana, sarai in grado di superare anche la sensazione di fame iniziale.
3 Potresti dimenticarti di mangiare
Quando sei abituato a mangiare tutto il giorno, limitare l’apporto calorico a un periodo di tempo prestabilito può essere difficile. Come conseguenza, infatti, potresti persino dimenticarti di mangiare: al mattino potresti sentirti molto affamato, ma quando è ora di mangiare, invece, potresti dimenticartene.
4 Difficoltà a dormire
Durante la prima settimana, potresti avere difficoltà a dormire bene. Il motivo? Di notte potresti avvertire la sensazione di fame o sete, svegliarti e far fatica a riprendere sonno. Questo succede a causa della restrizione calorica e dei cambiamenti nello stile di vita, ma una volta che il corpo si sarà abituato ti addormenterai pacificamente. (Leggi anche: Ecco come la tua alimentazione può aiutarti a dormire meglio la notte)
5 Mangiare in modo consapevole
Il digiuno intermittente ti aiuterà a pianificare in anticipo il tuo pasto; questo è un ottimo modo per programmare ciò che si mangia ed evitare cibi spazzatura. Inoltre, dal momento che dovrai mangiare solo nella finestra del pasto, cercherai di prediligere cibi sani, con più fibre e grassi buoni, e con meno zuccheri.
Controindicazioni Il digiuno intermittente, però, non è adatto a tutti.
Se si è adulti in ottimo stato di salute, gli effetti collaterali che si possono riscontrare sono al massimo nausea, senso di stanchezza, spossatezza, giramenti di testa. “Colpa” della chetosi, controllabile bevendo uno o due bicchieri di acqua. La pratica del digiuno intermittente, invece, è sconsigliata per i soggetti che soffrono di anemia, diabete, ipertensione, disturbi alimentari; quando si assumono farmaci con continuità; in stato di allattamento o gravidanza, perché potrebbe intaccare la salute di madre e figlio; e nel periodo della crescita. È indispensabile, inoltre, che abbia un inizio e una fine, perché se dovesse continuare oltre il tempo prefissato, potrebbe portare a condizioni di malnutrizione, mettendo a dura prova il benessere quotidiano dell’individuo sano.