Visite a campione dell’assessore: promossa Agrigento, bocciata Gela
di Redazione

Gela – “Agrigento è una sorpresa e un esempio per tutta la Sicilia, nessuno all’inizio della campagna vaccinale l’avrebbe immaginato: in questa provincia esistono storicamente forti criticità nell’assistenza sanitaria, soprattutto nel reperimento del personale, ma oggi ho visto una presenza attiva di operatori, un felice rapporto con la medicina di base e i pediatri di libera scelta”.
Qualcuno avrà avvertito all’ultimo i sanitari dei blitz a sorpresa ripresi oggi da Ruggero Razza? Non siamo cattivi, perché l’assessore regionale alla Salute è sbucato pure all’hub di Gela, bocciandolo invece sonoramente: “Siamo in un centro che potrebbe fare molto di più, segno che non si è compresa la gravità del momento. Quando faccio visite senza preannunciarle mi rendo conto meglio della realtà. Tornerò di nuovo a Gela sabato” avvisa.
Nel frattempo, nella discesa lungo la costa sud, le prossime tappe potrebbero essere nel Ragusano, dove c’è il capoluogo più immunizzato di tutta l’Isola e – a parte un paio di comuni che stanno già recuperando – è tra i territori che destano meno ansia. “Sono convinto – si sbilancia Razza – che raggiungeremo certamente il target dell’80% entro il 30 settembre”, come il resto d’Italia. La previsione è però smentita dai calcolatori statistici, che danno la Sicilia in ritardo di un mese esatto.
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