Economia
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04/03/2025 14:15

Sicilia orto tropicale, dal mango al caffè, le nuove piantagioni. Bye bye pomodoro

La Sicilia è diventata il principale giardino europeo per la produzione di frutta tropicale

di Redazione

Sicilia orto tropicale, dal mango al caffè, le nuove piantagioni
Sicilia orto tropicale, dal mango al caffè, le nuove piantagioni

Di necessità virtù: dal cambiamento climatico al cambiamento agricolo, specie nel reparto ortofrutticolo. La Sicilia è in testa alle regioni del Sud in cui soprattutto i giovani imprenditori hanno deciso di riconvertire completamente la produzione a coltivazioni tropicali, fino a qualche anno fa importate da Sud America e Asia. 

Non è una novità assoluta: a Terrasini ad esempio da anni papaya, mango e caffè caraibico hanno preso il posto di arance, limoni e pomodori. Ma vengono piantati anche lime, passion fruit, anona, feijoa, casimiroa, zapote nero e litch. Scortato da mode orientali e vegane, l’avocado ormai te lo tirano dietro: la Coldiretti lo regala come souvenir insieme al sacchetto di sabbia nera dell’Etna, a maggio tre giovani c’hanno fatto un amaro chiamato “Unico”. Frutta, come pure legumi e verdura, entrata rapidamente e stabilmente nelle nostre diete mediterranee e nella nostra cucina.

 

E la cosa bella è che gli italiani li vogliono nostrani. Del resto, insieme al caffè, anche pomodoro e patata sono due colture importate dall’Atlantico, arrivate sulla nostra tavola solo con la scoperta dell’America: oggi sono ingredienti irrinunciabili in tanti piatti tipici regionali, eppure ne abbiamo fatto a meno fino al 1500. 

La Sicilia è diventata il principale giardino europeo per la produzione di frutta tropicale.

In Sicilia dove il rialzo delle temperature è un diventato un problema ma anche un’opportunità. Qui i terreni dedicati a prodotti esotici stanno crescendo a ritmo esponenziale e addirittura, sulle colline alle spalle di Palermo, è nata la piantagione di caffè più a nord dell’intero pianeta (con la produzione, per ora sperimentale, raddoppiata in un anno).

A Balestrate almeno 15 aziende agricole che hanno convertito agrumeti a filari di mango, il cui periodo di raccolta, a settembre, ha dato vita a una festa («Le vie del mango») che si è affiancata a quelle secolari e religiose del posto. Un esempio, insomma, di come i cambiamenti ambientali stanno modificando anche l’economia e la vita di una comunità.