Dati epidemici complessivi in peggioramento, per la quinta settimana consecutiva
di Redazione
Ragusa – Covid sulle montagne russe in Sicilia: lunedì il numero assoluto di contagi ha proiettato l’Isola terza a livello nazionale (boom a Palermo con 500 nuovi infetti) ma contemporaneamente il tasso di positività è ripiombato al 3%, oltre 2 punti percentuali sotto la media italiana. Allargando lo zoom ai numeri settimanali, ieri il solito ufficio statistico del Comune di Palermo ha reso noti quelli regionali: negli ultimi 7 giorni i contagi sono cresciuti di quasi il 12% (rispetto al 20,5% della settimana ancora precedente). Dei 22.971 positivi sull’Isola 1.319 sono ricoverati, il 5,7%. Negli ospedali, gli ingressi ordinari sono aumentati di 192 unità, le terapie intensive di 77 (dai 69 della settimana prima).
Le cifre risentono però delle disfunzioni registrate di recente nel sistema di conteggio, in particolare delle “correzioni” del bollettino del 9 aprile scorso: l’indice di letalità resta tuttavia invariato al 2,7%. “I dati mostrano per la quinta settimana consecutiva un peggioramento dell’emergenza sanitaria” sintetizza il responsabile dell’ufficio, Girolamo D’Anneo. Lo evidenziano anche le 3 nuove zone rosse istituite in serata dal governatore Nello Musumeci – Niscemi nel nisseno e Ramacca e Zafferana Etnea, nel catanese – che vanno ad aggiungersi a uno scontrino che conta già oltre 110 lockdown locali. Questi ultimi comuni entreranno in red zone da domani, mercoledì 14 aprile – quando decine ne usciranno se non saranno prorogati nelle prossime 24 ore – per restarci almeno fino al 28 incluso.
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