Attualità
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10/06/2022 12:10

Guerra, aumentano le navi militari russe e alleate nel Canale di Sicilia

La Marina italiana parte dall'Isola per monitorare il Mediterraneo, sopra e sotto il livello del mare

di Redazione

La Marina militare parte dall'Isola per monitorare il Mediterraneo, sopra e sotto il livello del mare
La Marina militare parte dall'Isola per monitorare il Mediterraneo, sopra e sotto il livello del mare

 Pozzallo – Nel Mediterraneo fanno rotta 18 navi da guerra russe e due sottomarini, una presenza sempre più numerosa che la Marina militare italiana monitora e segue costantemente. “Ma non ci sono solo i russi – avvisa l’ammiraglio Enrico Credendino, capo di Stato maggiore -, anche turchi e francesi stanno potenziando la flotta” ed è il Canale di Sicilia a fare di cerniera: ora non più soltanto in verticale, tra Europa e Africa; ma anche in orizzontale, tra Ovest ed Est del mondo.

“Gli americani hanno lasciato in parte il Mediterraneo per concentrarsi sul teatro indopacifico – prosegue l’ammiraglio – e tocca a noi riempire il vuoto, questo mare è casa nostra”. È l’ennesima conferma dell’alta tensione internazionale che si sta consumando da inizio anno al largo delle coste meridionali dell’Isola; ma con 8mila km di litorale e 20 milioni di abitanti che vivono a 300 metri dall’acqua, è chiaro che il mare gioca un ruolo chiave per tutto il nostro Paese.

Attenzione anche a ciò che avviene sotto il mare, e che potrebbe sfuggire ai radar: quando ci sono sottomarini “armati con missili ai confini delle acque territoriali”, in pratica di fronte a Sicilia e Calabria, “dobbiamo scoprirli e seguirli ovunque” con due delle quattro Fremm, le Fregate europee multi missione, di cui disponiamo. “Per ora i russi non sono una minaccia – conclude -, solcano il Mediterraneo dalla base siriana di Tartus, come facciamo noi nel Canale di Sicilia”.