Benessere Keto Diet

Dieta chetogenica: quanti chili si possono perdere?

La dieta chetogenica si basa sulla riduzione netta del consumo dei carboidrati e promette di far perdere peso in poco tempo

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/26-05-2021/dieta-chetogenica-fino-a-quanti-chili-si-possono-perdere-500.jpg Dieta chetogenica: fino a quanti chili si possono perdere?


La dieta chetogenica è un regime dietetico che si basa sulla riduzione netta del consumo dei carboidrati. In effetti è uno dei regimi dietetici più seguiti per perdere peso in poco tempo. In sostanza l'organismo, a causa della scarsità degli zuccheri, è costretto a ricavare energia dai lipidi e quindi dai grassi. La dieta chetogenica prevede anche un discreto apporto di proteine. In effetti gli esperti sottolineano che lo schema alimentare della dieta chetogenica comporta diversi vantaggi rispetto rispetto alle diete ipocaloriche che normalmente seguono le persone obese. Alcuni studi hanno evidenziato che chi segue una dieta chetogenica tende a perdere più massa grassa rispetto a quella magra e inoltre l'organismo spende più energie per convertire i grassi e le proteine in glucosio. In pratica quando il livello degli zuccheri è troppo basso le cellule sono in grado di ricavare energia dai grassi.
Volendo dirlo in termini percentuali, la dieta chetogenica si basa principalmente sull'assunzione dei grassi che rappresentano il 44% dell'apporto calorico giornaliero, delle proteine 43% e solo il 13% è rappresentato dai carboidrati. Questa proporzione dei nutrienti produce una condizione metabolica nota come chetosi. In particolare sono le cellule nervose che utilizzeranno tali sostanze come fonte primaria di energia. La dieta chetogenica nel breve periodo dà vantaggi in quanto fa dimagrire, fa diminuire l'appetito ed ha effetto anche nel migliorare il tono dell'umore. Tuttavia non è una dieta facile da seguire perchè basta elevare il consumo dei carboidrati anche di poco per far sì che l'organismo torni ad utilizzare gli zuccheri come carburante energetico.

Dieta chetogenica ipocalorica per trattare l'obesità
Per garantire una continuità di risultati nel tempo la dieta chetogenica è suddivisa in tre fasi. La prima fase da 600-800 calorie al giorno ha una durata compresa tra 8 e 12 settimane. E' proprio in questa fase che si ottiene la perdita maggiore di peso. Chi segue una dieta chetogenica inizialmente va incontro a una rapida perdita di peso fino a 5 kg in 2 settimane o meno, per questo molto spesso si sente parlare di “dieta dei 10 o dei 21 giorni”. In questa fase si consumano soprattutto alimenti proteici e vegetali a basso indice glicemico. Eventualmente vi può essere l'integrazione nella dieta con vitamine, minerali e acidi grassi omega-3. Per favorire il mantenimento del nuovo peso nel corso del tempo è importante seguire un programma di rieducazione alimentare in cui i carboidrati gradualmente entreranno a far di nuovo parte della dieta di tutti i giorni: in particolare frutta e formaggi e poi i legumi, infine pane pasta e gli altri cereali. Gradualmente aumenta anche l'introito calorico giornaliero fino a 1500 calorie al giorno. L'ultima fase è quella del mantenimento propriamente detto che prevede un ulteriore aumento delle calorie fino a 2000 al giorno. In questa fase si mira ad aumentare il peso corporeo acquisito nel tempo prevedendo anche la pratica di un'attività fisica.

Dieta chetogenica: gli alimenti ammessi e gli alimenti vietati
Gli alimenti ammessi sono la carne, il pesce e la verdura. Consentiti i latticini, frutta secca, le uova, i semi oleosi, l'olio di cocco, l'olio extra vergine d'oliva, le verdure a basso contenuto di glucidi, le spezie e la frutta poco zuccherina, come ad esempio i frutti di bosco.
Gli alimenti da evitare invece sono i cereali, i legumi, patate, gli alimenti confezionati ricchi di zuccheri ad esempio le caramelle, l'alcol, i dolci le torte e le merendine. Inoltre sono vietate anche le patate, le carote, e la frutta eccessivamente zuccherina, come le banane e l'ananas. Da evitarsi anche le bibite zuccherate.


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