Dimagrire con il Metodo Meta: scopriamo come funziona il nuovo protocollo per perdere peso
Il metodo non parte dal corpo, ma dalla personalità per attuare una trasformazione completa e duratura. La metamorfosi avviene attraverso sei fasi, dal test metabolico del Dna alla consulenza d'immagine per imparare a valorizzarsi. Il metodo Meta è una dieta per dimagrire che si basa su fondamenti diversi dai soliti.
Il metodo Meta è un modo per perdere peso partendo da un punto di vista diverso rispetto al solito. Se in genere ci si preoccupa solo di tagliare le calorie (comprese le calorie vuote) per arrivare a pesare di meno, qui l’approccio è del tutto differente. Secondo il protocollo meta, la dieta da seguire è impostata sulla ricerca di un totale stato di benessere della persona che desidera migliorarsi. Cosa che comprende quella di imparare ad accettarsi ancor prima di aver raggiunto la tanto agognata forma fisica desiderata. Tornata alla ribalta da poco tempo anche per via della Cantante Noemi che l’ha scelta per rimettersi in forma.
Al Festival di Sanremo l’abbiamo vista fasciata in un abito lungo di cristalli Swarovski firmato Dolce&Gabbana, ma soprattutto l’abbiamo vista cambiata e più felice. Sì, perché nonostante le critiche piovute sui social, per Noemi la perdita di peso è stata prima di tutto una questione interiore, una METAmorfosi appunto. Con i suoi 15 chili in meno e ha ridato il giusto significato alla body positivity che, spesso, rischia di promuovere la difesa e l’accettazione del corpo a tutti i costi.
Il protocollo Meta per dimagrire: come funziona
Iniziamo con il dire che il metodo meta per il dimagrimento è adatto a chiunque perché, invece di basarsi su regole standard, si concentra sulla persona. L’obiettivo finale è infatti quello di attuare una trasformazione non solo fisica ma anche psicologica e volta a star bene con se stessi. Si tratta di un metodo che si avvale quindi di diverse fasi e di tanti esperti pronti a lavorare in equipe per il benessere della persona.
Ma come funziona la Meta dieta?
Le varie fasi prevedono infatti, prima di tutto una consapevolezza dei punti di forza e dei punti deboli del paziente. Cosa a cui si aggiunge anche uno studio della persona e un’analisi del suo DNA fatta a partire da un campione di saliva. In questo modo si individuano subito gli alimenti che possono causare problemi di vario genere ed altri che, invece, risulteranno positivi nel percorso di dimagrimento. Una volta stabilita la dieta, il paziente non è mai lasciato solo: viene infatti seguito anche dal punto di vista psicologico e fisico.
Nel “pacchetto” è compresa anche una sorta di rieducazione alimentare, utile per far si che una volta raggiunta la forma fisica in cui ci si sente bene si possa proseguire il mantenimento in autonomia. In questa fase verranno date anche tutte le informazioni su come preparare i cibi che, oltre ad essere sani, sono anche golosi e piacevoli da mangiare.
Seguono poi la definizione di un nuovo look che coinvolge sia il modo di vestire che il trucco e il taglio di capelli con cui ci si sente maggiormente a proprio agio.
Monica Germani: il metodo dieta
A dar vita al metodo Meta è stata Monica Germani una nutrizionista la cui missione è quella di restituire un’identità al corpo dei suoi pazienti, e tutto attraverso lo studio del DNA e le fasi sopra riportate. Un percorso che lei stessa definisce complesso ma al contempo risolutivo e in grado di trasformarsi quindi nell’ultima (e la più efficace) dieta da fare.
Per la dottoressa Germani l’approccio vincente alla nutrizione è multidisciplinare, oltre a essere studiato in modo personalizzato. Per questo collabora con medici di medicina generale, pediatri, endocrinologi, cardiologi, psicologi e psichiatri, e gastroenterologi, con l’obiettivo di dare al paziente un supporto completo. META – Medical Education Transform Action, nasce proprio come protocollo medico interdisciplinare dedicato alle persone in sovrappeso e affette da obesità che affrontano un processo graduale di trasformazione volto all’accettazione, alla rieducazione fisica, comportamentale ed estetica, e al raggiungimento di una nuova e vera body positivity. «Le forme non devono rappresentare né un disagio né una discriminazione», afferma la dottoressa Germani.
Una volta trovata la forma in cui ci si trova bene e appreso come mangiare in modo sano e naturale, mantenersi in forma e stare bene con se stessi risulterà una passeggiata.