Due tagli cesarei col Covid, due episodi simili in Sicilia e Campania, ma il virus non c’entra
di Redazione

Palermo – Una 31enne è morta due notti fa nel reparto di chirurgia vascolare dell’ospedale Civico di Palermo, dopo una serie di complicanze. I peggioramenti si sono scatenati in seguito al parto avvenuto, alcuni giorni fa, con taglio cesareo nella clinica ‘Buccheri La Ferla’ del capoluogo siciliano. Il bambino stava bene mentre per la mamma, al secondo parto, si era reso necessario un ulteriore intervento chirurgico, durante il quale le è stata riscontrata anche la positività al Covid. Il virus tuttavia non c’entrerebbe nulla con l’aggravarsi delle sue condizioni: trasferita d’urgenza al Civico per un’embolizzazione, procedura che si utilizza nei casi di emorragie, le avrebbero riscontrato una patologia mai scoperta prima, che le è stata fatale.
Ieri, invece, una donna ben più adulta, di 57 anni e positiva Covid, ha partorito due gemelli con cesareo nell’ospedale San Giovanni di Dio di Salerno. Anche lei, alla 32esima settimana di gravidanza, era risultata negativa al primo tampone – effettuato al momento del ricovero, per un problema di gestosi – ed è risultata contagiata in seguito: segno di come l’infezione ormai scorra anche in corsia. Per via del cedimento fisico causato dalla gravidanza gemellare e dall’età, la paziente è stata colpita da un edema polmonare acuto con conseguente problema cardiorespiratorio, che ha messo in pericolo la sua vita e quella dei piccoli. Andata in arresto cardiaco a 4 ore dal cesareo e rianimata, al momento è ricoverata al Da Procida di Salerno mentre i due neonati, prematuri di 8 mesi, sono nella Terapia Intensiva neonatale del Monaldi di Napoli.
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