L'ennesima segnalazione basata sul nulla e non verificata, come tutte le altre
di Giuseppe Gaetano

Mazara del Vallo – Dalla segnalazione della ragazza russa Olesya, che smontammo come fasulla ben prima che rendessero note le analisi del Dna, si è riaccesa improvvisamente una corsa all’avvistamento di Denise Pipitone basata su sms, messaggi social, improvabili dichiarazioni di anonimi, somiglianze presunte e superficiali. Una girandola impazzita, che ha spinto i pm a riaprire l’inchiesta dopo 17 anni. Un al lupo al lupo a cui non crede più nessuno, inclusa probabilmente la stessa Piera Maggio, psicologicamente provata dal turbinio mediatico ripreso a girare vorticosamente nella sue giornate. L’ultima segnalazione viene nientemeno che dall’Ecuador.
A “Pomeriggio Cinque”, programma che ama rimestare nei drammi, sono state mostrate le immagini di una ragazza di circa 20 anni (in foto) che, secondo alcune segnalazioni circolanti sui social, mostrerebbe una somiglianza con Piera e la figlioletta. Tanto basta agli autori della trasmissione per infocolare la speranza nel cuore di chi l’ha perduta e lanciare nuovi appelli, interviste, richieste di esami clinici. “Mi sono arrivati tantissimi messaggi che segnalano questa ragazza in Ecuador, la somiglianza è grandissima – spiega l’inviata a Mazara del Vallo -. Vedendo la foto, vi potete accorgere che somiglia tantissimo anche a Piera Maggio”. E probabilmente a centinaia di migliaia di altre persone nel mondo. “Pare che siano già stati informati gli inquirenti che stanno facendo delle verifiche”. Pare.
“Si tratta di una ragazza che abita molto lontano dalla Sicilia – continua la giornalista -, ma in questo momento non ci sono confini che tengano” pur di fare qualche ascolto in più con uno “scoop”. Almeno la bufala della 20enne rom calabrese di Scalea non era dall’altra parte dell’oceano! L’ultimo avvistatore anonimo ha raccontato invece di aver “visto Denise in auto con tre uomini, chiamava mamma, sono certa che fosse lei”. Il sedicente testimone afferma di averla riconosciuta perché “la sua auto era molto vicina a quella con a bordo la bambina, tra via Salemi e via Della Pace a 45 minuti dalla scomparsa”, l’1 settembre 2004 alle 12.45. Che ha aspettato a farsi uscire il fiato? Si continuano ad allestire show televisivi sul nulla, da noi come in Russia. Per quanto ancora andranno avanti a setacciare i profili dei milioni di utenti social, a caccia di “somiglianze” pure all’altro capo del pianeta? Per quanto continueranno a giocare ai Soliti Ignoti con le vite e le sofferenze delle persone?
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