Economia Gela

La raffineria Eni a olio di ricino, che s’ispira all’Africa

Il progetto di agri-hub in Kenya, per produrre biocarburante in Sicilia

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 Gela – Accanto allo sviluppo della piattaforma a gas nel golfo, a Gela l’Eni prosegue in parallelo la riconversione della raffineria di petrolio in fabbrica di biocarburanti sostenibili, avviato nel 2019. In questo momento sta testando l'utilizzo esclusivamente di materie prime di scarto e di oli vegetali non edibili, come l'olio di ricino, derivanti da progetti agricoli nati per trasformare i terreni marginali e desertici in coltivazioni di varietà, non in competizione con la catena alimentare.

Per implementare la filiera degli agro-combustibili, l’azienda ha lanciato un’iniziativa congiunta in diversi Paesi africani stringendo collaborazioni con Kenya, Angola, Repubblica del Congo e Benin. Il continente nero “ha un potenziale agricolo fenomenale - ha dichiarato l'ad, Claudio Descalzi - stiamo creando agri-hub in grado di produrre in loco olio non alimentare e residui agricoli che possono essere utilizzati nelle nostre bioraffinerie: 150mila ettari di terreno possono produrne 150mila tonnellate, creare 100mila posti di lavoro e favorire la mobilità sostenibile”. In sostanza, anche per l’energia verde la materia prima continua a venire dal serbatoio dell’Africa.


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