Milano - Ci sono stati momenti, dopo il divorzio, in cui è stata descritta come una supermiliardaria. «In realtà, non è stato nulla di tutto questo, c'è stata una sentenza che mi ha negato qualsiasi diritto, che ho rispettato, e oggi sono una persona normale, un'imprenditrice». Lo ha detto Veronica Lario, ex moglie di Silvio Berlusconi, ospite di "A cena da Maria Latella", in onda domani alle 21 su SkyTg24. È la prima volta che Lario è ospite di una trasmissione tv: si tratta della sua prima uscita pubblica dopo il divorzio dal Cavaliere. «Diciamo che - spiega Lario ripercorrendo il post 2009 -, finito questo momento per me davvero molto complesso, mi sono chiesta se era possibile ricominciare, per la mia vita e per delle scelte personale. In un certo momento ho pensato che per me non ci fosse più nulla, mi era stato negato un diritto, ho pensato "forse ha vinto il potere". Ma mi sono detta non ho finito e ci ho provato». Della start-up sull'intelligenza artificiale che la vede alla guida, i «figli sono sorpresi - racconta - ma questo non mi vieta di colloquiare con loro, anzi è motivo di confronto». Chi tra loro è il più interessato? «Sicuramente Barbara», risponde.
I momenti più difficili
«Indicare solo tre momenti è difficile, questo periodo è stato tutto un'altalena: da un lato la speranza di ricongiungermi in modo equilibrato con la mia famiglia, in altri momenti la speranza la perdevo. Sono stata molto vicina ai miei figli e loro a me», ha detto Veronica Lario dovendo solo indicare tre momenti speciali da quando si è separata da Berlusconi. «Sono stati tutti momenti molto belli - prosegue - perché ho avuto la mia famiglia.
Se proprio ne devo dire uno meno edificante, io non ho partecipato alle lauree dei figli perché due eravamo troppi… Ed allora ho fatto un passo indietro».
«Sono passata per una velina ingrata»
«Sono passata dall'essere una "velina ingrata", al tribunale di Milano che mi ha negato ogni diritto. Un salto di 10 anni in cui mi sono sentita un po' vessata. Cosa facevo? Subivo ed è difficile combattere contro il potere e la stampa soprattutto quando la stampa è piegata al potere. Io l'unica cosa che potevo fare era qualche passo indietro e quelli ho imparato a farli, forse dall'equitazione».
La passione per i cavalli
«Inizialmente mi sono dedicata alla mia grande passione che erano i cavalli. Una passione che non avevo mai pensato di coltivare. Dopo la separazione ho iniziato a montare a cavallo. A 55 anni quando uno smette io ho iniziato. Mi è servito molto, ho usato molto dell'ippoterapia che mi ha aiutato tanto in questi anni di momenti difficili nei quali era meglio chiudersi che aprirsi». Lario spiega di aver iniziato a praticare l'equitazione «per seguire i mie nipoti, ma poi tutti hanno smesso ed io ho continuato».