Tra gli alimenti autunnali un posto di riguardo lo meritano le castagne. Sono indubbiamente gustose, tuttavia generalmente vengono escluse dal piano alimentare di chi segue una dieta per dimagrire perché sono indicate come cibo calorico e quindi da evitare.
Castagne dieta: è vero che fanno ingrassare?
In realtà questo frutto contiene elementi nutritivi importanti per la salute. In questa stagione in cui sono più frequenti malanni quali raffreddori e influenza, questo frutto rafforza le difese immunitarie. Di tutto rispetto il contenuto di sali minerali, quali zinco, manganese, fosforo, calcio e vitamine, soprattutto la vitamina C, alcune vitamine del gruppo B, in particolare la vitamina B9 o acido folico che promuove la formazione dei globuli rossi ed è fondamentale anche per le donne in gravidanza, e la provitamina A per lo sviluppo del feto nei primi mesi. I fitosteroli invece sarebbero in grado di diminuire i livelli di colesterolo nel sangue. Contenendo poco sodio le castagne favoriscono la funzionalità renale. Inoltre ci apportano carboidrati sia semplici che complessi che ci forniscono energia immediata e a lento rilascio. Sono ideali pertanto per gli studenti o per chi pratica qualche disciplina sportiva. La dose di potassio in particolare è utile a prevenire gli infortuni. Sono ricche anche di acidi grassi polinsaturi, in particolare di omega-3 che hanno un effetto benefico per la salute del cuore e ostacolano la formazione dei radicali liberi e quindi l'invecchiamento delle cellule.
Veniamo quindi al punto focale: le castagne fanno ingrassare?
I nutrienti fondamentali contenuti in questo frutto sono così ripartiti: carboidrati per l'84%, 9% di grassi, 7% le proteine. E' vero che le castagne sono un frutto calorico ma non lo è il fatto che facciano ingrassare. Facciamo due conti relativi alle modalità di cottura: 100 grammi di castagne fresche apportano circa 196 calorie, se bollite solo 130 calorie. Un cartoccio di caldarroste invece ci fornisce 245 calorie. Quelle secche sono le più caloriche: 369 ogni 100 grammi. Per chi è a dieta l'ideale è quindi mangiarle bollite: ne bastano 3 o 4 per saziarci. L'indice glicemico della castagna è pari a 60 che non è certamente basso, ma è comunque meno del pane integrale o della farina bianca che hanno un indice pari a 70. Inoltre è importante considerare anche l'orario in cui vengono consumate. Per non ingrassare ad esempio possono consumarsi come spuntino a metà mattino o a metà pomeriggio in quanto ci forniscono la giusta energia. Inoltre consumate a distanza dai pasti generali risultano anche più digeribili. Per evitare i picchi glicemici e quindi l'innalzamento degli zuccheri è possibile associarle alla frutta secca, ad esempio a mandorle, pistacchi, anacardi, noci che ci aiutano a controllare i picchi glicemici e a mantenere più a lungo il senso di sazietà.