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La dieta dell'uva: rimedio perfetto per perdere peso

Dieta ipocalorica

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La dieta dell'uva, nota già ai greci e ai romani, veniva utilizzata come rimedio naturale per vari malanni. Si definisce anche ampeloterapia, termine che deriva da àmpelos, la denominazione greca della vite. Tale dieta risultava un rimedio molto diffuso nelle stazioni termali dei primi decenni del '900. Attualmente nel nostro paese risulta ancora molto praticata in Trentino.

Uva: le proprietà nutrizionali
Questo frutto contiene vitamine del gruppo B. Queste vitamine sono importanti per mantenere in salute il sistema nervoso e i muscoli in efficienza. L'uva è ricca anche di sali minerali importanti quali potassio, calcio, rame, magnesio, iodio, fosforo, ferro, oltre che di acidi organici come l'acido malico. In un chicco d'uva è presente anche la vitamina C, che ha una azione antiossidante, rinforza il sistema immunitario e protegge le cellule dall'invecchiamento precoce. Tra i polifenoli si segnala la presenza del resveratrolo, noto antiossidante. Vi sono presenti anche gli zuccheri, in particolare il glucosio, fonte energetica fondamentale per l'organismo.

Viene raccomandata alle persone che soffrono di stress, anemiche e depresse per le sue proprietà toniche e rimineralizzanti. In caso di sovrappeso l'uva può rientrare nell'ambito di una dieta ipocalorica. Favorisce la depurazione dell'organismo in quanto aumenta la diuresi e quindi consente di eliminare le tossine, per cui è un utile rimedio anche contro la ritenzione idrica. Gli effetti maggiori si ottengono se si segue durante i cambi di stagione. L'uva è un frutto molto zuccherino, ma questi zuccheri (glucosio e fruttosio) possiedono un elevato indice glicemico, per cui l'organismo li consuma rapidamente. Per tali motivi però è controindicata nei soggetti diabetici perché determinano un rapido innalzamento della glicemia. Inoltre la buccia e i semi contengono fibre insolubili che possono alterare la funzionalità dell'intestino in caso di patologie infiammatorie a carattere cronico, ad esempio la sindrome dell'intestino irritabile. E' imprescindibile quindi un consulto con il proprio medico prima di iniziare questa dieta.

Dieta dell'uva
La dieta si articola in due fasi: la prima inizia nel fine settimana, la seconda dal lunedì al venerdì che invece prevede il consumo di tre pasti. Il sabato e la domenica si prevede il consumo di 1 kg di uva. Il consumo dell'uva andrà distribuito nei tre pasti principali (colazione, pranzo e cena ) e 6 spuntini. Per il resto si prevede l'assunzione di cibi leggeri, ad esempio latte e formaggi di soia, ortaggi sotto forma di frullati e in maniera particolare centrifugati. Dal lunedì al venerdì quindi con la seconda fase si prevede l'introito di 1300 calorie. Il menù prevede l'inserimento di carboidrati e proteine: ad esempio a pranzo si può mangiare della pasta o del riso, a cena invece proteine magre, ad esempio quelle presenti in carni quali pollo e tacchino. Ogni pasto prevede l'assunzione di quantità crescenti di uva fino ad arrivare a 1 chilo alla fine della settimana. Nel corso della giornata è consigliabile bere dell'acqua minerale naturale e una tisana calda ogni sera, rilassante o depurativa.


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