Attualità
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31/01/2022 17:00

Covid, Sicilia gialla a San Valentino, ma nera di lutti

Almeno una settimana al ricambio, mai così tanti morti dall’inizio dell’epidemia

di Redazione

Almeno una settimana al ricambio, mai così tanti morti dall’inizio dell’epidemia
Almeno una settimana al ricambio, mai così tanti morti dall’inizio dell’epidemia

 Ragusa – Restano cinque le regioni italiane in zona arancione: Val d’Aosta, Piemonte, Friuli, Abruzzo e – unica al Sud – Sicilia. I contagi diminuiscono ma i positivi isolati, che possono aspettare fino a 2-3 settimane per negativizzarsi, continuano a sommarsi: ad oggi sono oltre 240mila i siciliani ai domiciliari. L’Isola, in realtà, registra già valori da area gialla grazie al calo sottosoglia di uno dei 3 parametri considerati: le rianimazioni Covid, al 18% contro il tetto del 20, diminuite sia nei posti occupati che nei nuovi ingressi.

Casi per 100mila abitanti e ricoveri ordinari sono ancora oltre ma, per scendere di fascia, basta un parametro dopo almeno 14 giorni: se continua così, dunque, a partire da lunedì 7 febbraio la regione potrebbe già tornare in giallo; al massimo a San Valentino, come previsto da Ragusanews. Pare tuttavia che il computo dei ricoveri (scorporando i cosiddetti “positivi per caso”) abbia ancora vita breve. Così come lo stesso sistema dei colori, da tempo scavalcato – quanto a restrizioni – dall’estensione del green pass a quasi tutte le attività: resterà solo la zona rossa, ormai irraggiungibile grazie ai vaccini.

La curva che non scende, ma che non è presa in considerazione come indice cromatico, è quella dei decessi: sono quasi mille i siciliani uccisi dal Coronavirus da inizio 2022, la stragrande maggioranza anziani, fragili e no vax, di cui 317 solo questa settimana: mai così tanti in 7 giorni dall’inizio della pandemia. Visto che pure la variante Omicron 2 è data per meno pericolosa della Delta, le concause della strage non possono essere che la sanità pubblica allo sbando e le troppe coperture vaccinali già logore.