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Sicilia arancione, tanta attesa per nulla: l’unico colore è il green

Isola in bilico fino all’ultimo: 24 ore per decidere, ma col super pass il solo cambio è la dad a scuola

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 Ragusa - Sarà il bollettino di giovedì a stabilire l'ingresso o meno della Sicilia in zona arancione da lunedì prossimo, 17 gennaio. Sfondati i primi due indicatori (incidenza settimanale di nuovi casi Covid e occupazione di reparti ordinari), basta una manciata di pazienti in più in rianimazione per - paradossalmente - non far scattare alcuna restrizione aggiuntiva alle attuali. L’unico cambio sarà la possibilità di spedire alunni, prof (e famiglie) in didattica a distanza senza dover passare da Roma e Palermo. Questione di decimali: il tasso d’occupazione in terapia intensiva è al 19,6% contro il tetto del 20. Cresce più lentamente dei ricoveri ordinari perché, ahinoi, sono i posti letto che si liberano prima a causa dei decessi, in un atroce turnover tra morti e nuovi ingressi.

I farmaci scarseggiano: il Sotrovimab, l’anticorpo monoclonale specifico per Omicron, non si trova; e anche della famosa pillola anti Covid nelle farmacie non c’è traccia. Ad ogni modo, senza arancione, la linea governativa che Palazzo d’Orleans ha dovuto sposare continuerà a prevedere per almeno un’altra settimana lezioni in presenza a oltranza - a prescindere dallo stato dei contagi nella regione - ma, comunque, fin quando non usciranno fuori 2-3 positivi in classe. Una prospettiva, purtroppo, da mettere in conto visto che giovani e giovanissimi sono i meno vaccinati e i più esposti ai contatti: dai luoghi di aggregazione, ai mezzi pubblici che torneranno a riempirsi negli orari clou. Solo un paio di giorni fa, è scoppiato un focolaio perfino nel reparto di Neuropsichiatria infantile dell'ospedale dei bambini di Palermo. Ma secondo l’esecutivo, in area gialla, le aule sono sicure.

Sarà la dad, tuttavia, l’unica vera novità: per il resto, la progressiva estensione di servizi e attività riservati al pass da vaccino o guarigione annulla di fatto le limitazioni dei colori. Il tracciamento, intanto, va a ruota del tilt del numero di isolati a casa, giunto ad oggi a 139.482. Tanti si recano nei pronto soccorso per altri problemi e solo lì scoprono di essere anche positivi al virus. La procedura prevede che aspettino la convocazione via mail delle Usca per presentarsi al drive-in, senza rischiare sanzioni. Ma il messaggio spesso arriva tardi, o non arriva proprio. La Federazione dei medici di medicina generale chiede che i quarantenati “possano recarsi autonomamente, dietro presentazione di un'autocertificazione, nei drive in da istituire in tutti i presidi sanitari e non solo nei grandi hub". Col rischio, però, di creare assembramenti controproducenti.


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