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Sicilia, il Covid rialza la testa: Omicron si fa in tre

Isola prima per positivi per il terzo giorno consecutivo, indice di contagio nazionale vicino a 1

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 Ragusa – Ben 35 morti e 7.049 i nuovi casi Covid nel bollettino siciliano di martedì contro i 3 decessi e i 2.357 contagi di appena 24 ore prima; per un tasso di positività che schizza al 17,8% mentre quello medio nazionale è all'11,33%. Un quarto degli italiani attualmente positivi, 226.472, sono sull’Isola ma il loro numero risale in tutto il Paese per la prima volta dal 26 gennaio scorso. Forse si è cantata vittoria troppo in fretta. La variante Omicron rappresenta il 100% del virus circolante, con le sue tre "sorelle": la BA.1, l'originale; BA.1.1, presente al 36%; BA.2, pari al 5%; e un’ultima terza sottovariante, BA.3, al momento quasi ininfluente.

"Non si sa se prenderanno piede - afferma il genetista Massimo Zollo, coordinatore della task force sul Covid-19 del Ceinge -, la maggior parte delle mutazioni si trova nella proteina Spike, con cui il virus aggredisce le cellule umane: fa pensare che il virus stia cercando nuove chiavi di ingresso per sfuggire agli anticorpi, per dimostrare questa ipotesi occorrono però dati consolidati”. In attesa di vedere quanto durerà la protezione della dose booster di vaccino, la buona notizia è che i ricoveri regionali scendono complessivamente di 28 unità.

Intanto, si va verso la proroga dei contratti del personale medico, sanitario e amministrativo che in questi mesi ha lavorato “grazie” all’epidemia: l'assessore Ruggero Razza ha detto che entro metà marzo, previo un nuovo confronto con la commissione e sulla base delle indicazioni venute dalla Conferenza Stato-Regioni, la giunta Musumeci prolungherà le assunzioni in scadenza per continuare - non si sa per quanto - le attività di tracciamento dell’infezione e somministrazione dei vaccini. "La situazione era in netto miglioramento, adesso invece notiamo un certo rallentamento dei progressi" ammette il consulente scientifico del ministero della Salute, Walter Ricciardi.


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