Il consumo giornaliero di più di 7 grammi di olio di oliva, ovvero una quantità superiore a mezzo cucchiaio, di olio di oliva è associato a un rischio ridotto di mortalità per patologie cardiovascolari, neurodegenerative, respir
di Redazione

Olio di oliva, mezzo cucchiaio al giorno riduce i rischi cardiovascolari, lo dice Harvard
L’alimentazione che seguiamo ogni giorno può aiutarci a tenere lontani diversi tipi di malattie, tra cui quelle cardiache. Un prezioso aiuto in questo senso ci arriva dall’olio di oliva, prodotto che noi utilizziamo ogni giorno in grandi quantità, ma che non è ugualmente comune in altre parti del mondo.
Più di 7 grammi di olio d’oliva al giorno bastano a ridurre il rischio di mortalità per malattie cardiovascolari, cancro, malattie neurodegenerative e respiratorie. Utilizzare l’olio d’oliva al posto di burro, margarina e maionese può far vivere più a lungo. È quanto emerge da uno studio dell’Università di Harvard, condotto per quasi 30 anni su circa 90mila operatori sanitari.
Chi consuma almeno mezzo cucchiaio al giorno di olio di oliva ha il 19% in meno di rischio di mortalità cardiovascolare, il 17% in meno di mortalità per cancro, il 29% in meno di mortalità neurodegenerativa e il 18% in meno di mortalità respiratoria. Usarlo al posto di burro e margarina, abbassa tra l’8 e il 34% il rischio di contrarre gravi patologie. Effetti benefici maggiori su chi pratica sport e mangia molta frutta e verdura
Olio di oliva, mezzo cucchiaio al giorno riduce i rischi cardiovascolari
I benefici per la salute derivanti dal consumo di olio d’oliva sono innumerevoli. L’ennesima conferma giunge da uno studio pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology
L’olio d’oliva, condimento tipico della dieta mediterranea, è un alimento particolarmente sano e ricco di proprietà. Una nuova conferma arriva da una ricerca scientifica che ha mostrato come, anche un consumo occasionale o a piccole dosi, sia in grado di proteggerci dalle malattie cardiache.
L’Olio di oliva riduce i rischi cardiovascolari
Il consumo giornaliero di più di 7 grammi, ovvero una quantità superiore a mezzo cucchiaio, di olio di oliva è associato a un rischio ridotto di mortalità per patologie cardiovascolari, neurodegenerative, respiratorie e per il cancro. Lo studio, pubblicato su “Journal of the American College of Cardiology”, ha altresì rivelato che minori probabilità di decesso sono anche collegate alla sostituzione quotidiana di circa 10 grammi di margarina, burro, maionese e grasso di latte con un quantitativo equivalente di olio d’oliva. Per condurre l’indagine, gli scienziati hanno utilizzato i dati di uno studio denominato “Nurses’ Health Study and the Health Professionals Follow-up Study”.
Alla stessa hanno preso parte 60.582 donne e 31.801 uomini statunitensi che, all’inizio dell’analisi (1990), non soffrivano di malattie cardiovascolari e non erano affetti da tumore. Durante i 28 anni di follow-up la valutazione della dieta è stata condotta sulla base di un questionario. Ogni 4 anni si chiedeva ai partecipanti con quale frequenza, in media, essi consumassero determinati alimenti, tipologie di grassi e oli, e quali di questi portassero in tavola o utilizzassero per cucinare. L’uso di olio d’oliva è stato calcolato tenendo conto di tre indicazioni del questionario: olio di oliva usato per condire l’insalata, olio di oliva aggiunto a vari cibi, olio di oliva impiegato per la frittura.
Gli studiosi hanno successivamente confrontato due gruppi. Del primo facevano parte coloro che non utilizzavano mai olio di oliva o che lo usavano raramente. Al secondo, invece, appartenevano i consumatori abituali. È emerso che questi ultimi avevano il 19% in meno di probabilità di morire a causa di disturbi cardiovascolari, il 17% in meno di possibilità di perire di cancro, il 29% in meno di rischio di mortalità per malattie neurodegenerative e il 18% in meno di rischio di mortalità per complicanze respiratorie.
«I nostri risultati – ha affermato Marta Guasch Ferré, autrice principale dello studio e ricercatrice senior presso il Dipartimento di nutrizione della Harvard T.H. Chan School -supportano le raccomandazioni dietetiche che suggeriscono di aumentare l’assunzione di olio d’oliva e di altri oli vegetali insaturi. I medici dovrebbero consigliare ai pazienti di sostituire determinati grassi, quali margarina e burro, con olio d’oliva. I benefici per la salute sono innumerevoli».
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