Giudiziaria Ragusa

Cardiologi arrestati, Gip Catania archivia indagine 'Vasi comunicanti' su sanità

Un presunto sistema di corruzione relativo alla fornitura di stent

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/05-12-2024/cardiologi-arrestati-gip-catania-archivia-indagine-vasi-comunicanti-su-sanita-500.jpg Cardiologi arrestati, Gip Catania archivia indagine 'Vasi comunicanti' su sanità


Catania - Il Gip di Catania Giuseppina Montuori ha firmato una ordinanza con la quale ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dal pm Fabio Regolo dell'indagine 'Vasi Comunicanti' del luglio scorso su un presunto sistema di corruzione relativo alla fornitura di stent dopo gli interrogatori di garanzia da parte di primari e procuratori delle aziende farmaceutiche che furono accusati di aver messo in piedi un sistema corruttivo. Gli indagati erano già stati rimessi in libertà dalla gip.

Archiviazione per Corrado Tamburino, già direttore dell'Unità operativa di Cardiologia del Policlinico di Catania, Antonio Nicosia, direttore del dipartimento cardio-neuro-vascolare dell'ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa, Antonio Micari, direttore Cardiologia Invasiva del Policlinico di Messina, Marco Contarini, direttore della Cardiologia dell'Umberto I di Siracusa, tutti membri di un Comitato medico-scientifico del progetto Sicilian Cardiovasculary Academy (Sca). Archiviazione anche per Pietro Sola, legale rappresentante della Collage, per Francesco Dottorini, procuratore della Biosensor, per Rosa Vita, procuratrice della Presifarm, per Caterina Maugeri, amministratore dell'Archigen, e per Giancarlo Antonio Girlando, procuratore Cardiovascular e Medtech. 

«Gli approfondimenti investigativi compiuti dall’ufficio di Procura sulla scorta delle dichiarazioni e delle documentazioni offerte dagli indagati hanno consentito – si legge nell’ordinanza della gip – di chiarire molti degli aspetti emersi nella prima fase delle indagini e di rileggere, attribuendo in gran parte diverso significato, le conversazioni intercettate». In particolare «in riferimento» alle prime tre imputazioni provvisorie «gli elementi raccolti nella seconda fare delle indagini consentono di ritenere che non è stato raggiunto alcun accordo corruttivo» e quindi le somme di denaro inizialmente ritenute «come indebite utilità» vanno «invece ritenute vere e proprie sponsorizzazioni del progetto Sca», «erogazioni tese ad ottenere maggiore visibilità degli eventi formativi». La gip in merito all’accusa di falso mossa a Tamburino scrive che «le indagini hanno fatto chiarezza» e che il prezzo maggiorato «non era frutto di falsificazioni» bensì «di una procedura di rinegoziazione lecita».La gip « facendo proprie le considerazioni espresse dal pm» ha ritenuto «congruo archiviare» il procedimento.


© Riproduzione riservata