Attualità Pozzallo

Minniti a Pozzallo nel nome di La Pira

Rotto il protocollo



Pozzallo - "Giorgio La Pira è stato un formidabile costruttore di pace che perseguiva il dialogo interreligioso tra i popoli. Al suo messaggio, sempre attuale, dobbiamo guardare con attenzione e monito". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Marco Minniti, intervenuto a Pozzallo, città natale del sindaco santo di Firenze, per il quarantesimo anniversario della morte di La Pira. "La Pira ha perseguito - ha aggiunto Minniti - forti ideali di pace, perché parlava di pace come un valore assoluto e lo faceva con messaggi umili e senza protervia".
Minniti ha dato merito alla città di Pozzallo per l'impegno in questi anni nell'accoglienza dei migranti: "Pozzallo ha l'accoglienza nel suo Dna ma il fenomeno non può essere inseguito e lasciato in una fase emergenziale. Bisogna governare questi flussi migratori e toglierli dalle mani dei trafficanti di morte".

Minniti ha rotto più volte il rigido protocollo istituzionale nel corso della sua visita. Una prima volta quando si è alzato dal tavolo ed ha baciato due giovani, l'italiana Alissa e la marocchina Khaula, che lo avevano accolto con messaggi che "lo hanno commosso". È una seconda volta quando ha abbracciato il medico marittimo Vincenzo Morello che da anni è presente sulla banchina del porto ogni qualvolta vi è uno sbarco e che ha salvato la vita di diversi migranti giunti stremati a Pozzallo.
"Bravo, la tua opera ti fa onore" gli ha detto Minniti.


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