E' noto a tutta la comunità scientifica che le popolazioni super longeve - come quelle di Okinawa, Loma Linda (USA - Los Angeles), Sardegna, Calabria, Costa Rica e Grecia - tendono ad avere una dieta principalmente vegetariana, integrata con poco pesce, ancor meno carne e generalmente caratterizzata da basi livelli di proteine.
Il pioniere della dieta mima digiuno è il professor Valter Longo, un ricercatore in biochimica e neurobiologia, professore di Biogerontologia all’University of Southern California, direttore del programma di Oncologia e longevità dell’IFOM (Istituto di Oncologia Molecolare di Milano).
Longo ha dedicato la sua intera carriera alla sperimentazione delle terapie anti-invecchiamento. L'obiettivo della dieta mima digiuno è proprio questo: permettere alle cellule di rigenerarsi e proteggere l'organismo dall'obesità e dalle altre malattie croniche legate all'invecchiamento, come il morbo di Alzheimer. La dieta mima digiuno, più che una dieta è quindi un regime alimentare, uno stile di vita volto a migliorare le proprie condizioni di salute. Adottare periodicamente la dieta mima digiuno aiuterebbe a “resettare il corpo” annullando gli effetti negativi dell'ormone della crescita presente in eccesso. Sembra che digiunando per brevi periodi, invece di soffrire, il corpo diventi più forte eliminando le principali fonti di malattia.
Quali sono i presunti Effetti della Dieta Mima Digiuno’
Protezione e ringiovanimento delle cellule.
Eliminazione e sostituzione delle cellule danneggiate.
Gli effetti riguarderebbero tutti i tessuti e i sistemi: immunitario, muscolare, epatico, nervoso ecc.
Ridurre le calorie assunte e praticare il digiuno breve con regolarità, ad esempio due o tre vote a settimana consente di ottenere importanti benefici: la riduzione del peso corporeo, la diminuzione delle molecole proinfiammatorie in circolazione nell’organismo, la prevenzione del diabete di tipo due, perché ne favorisce il miglioramento dell’insulina e miglioramento nel sangue dei trigliceridi e del colesterolo, riducendo le patologie cardiovascolari.
La diete minima del digiuno è un modo di alimentarsi in un lasso di tempo di otto-dodici ore, ad esempio, terminando di assumere cibo entro le ore 16.00 lasciando un ampio spazio di digiuno prima di andare a dormire. La cosa peggiore che possiamo fare è quella di mangiare in continuazione. Ridurre l’apporto calorico e mangiare in un arco limitato di tempo è una cosa alla portata di tutti se si gode di buona salute.
Prima di iniziare il piano alimentare, verificare di essere idonei alla dieta mima digiuno: la dieta mima digiuno esercita una serie di effetti abbastanza radicali (riduzione ed espansione dei tessuti e degli organi, ad esempio il fegato e i muscoli).
Non tutti sono in grado di tollerarla e per certi individui può risultare pericolosa. E' assolutamente sconsigliata ai diabetici insulinodipendenti, a qualunque malato privo di consenso del medico, ai malati di anoressia, a chi è in sottopeso, ai soggetti in accrescimento; la fascia d'età più idonea è tra i 20 e i 70 anni.
Nella dieta ordinaria, consumate prevalentemente proteine di origine vegetale a discapito di quelle animali provenienti dalla carne e dai formaggi. Queste attiverebbero i geni promotori della crescita, dell'invecchiamento e talvolta della degenerazione (fino al cancro). Periodicamente da 30 giorni a 4 mesi, in base al soggetto, seguite 5 giorni di alimentazione e due giorni di dieta minima di digiuno.
La dieta mima digiuno dura 5 giorni, nei quali l'introito energetico scende progressivamente dal giorno 1 (1.000kcal) al giorno 5. Lo schema calorico prevede che il primo giorno si assumano circa 1000 kcal divise tra 34% di carboidrati, 56% di grassi e 10% di proteine. Nei 4 giorni successivi si scende a 750 kcal, divise tra 47% di carboidrati, 44% di grassi e 9% di proteine.
Un esempio super semplificato del regime da mantenere nei 4 giorni a 750 kcal potrebbe essere: consumare 400 g di zucchine, 300 grammi di cappuccio rosso, 300 grammi di carote, 250 grammi di cipolla, 20g di olio extra vergine d’oliva e 20 grammi di noci, lontano dai pasti.
Cosa mangiare, allora, per rispettare la logica della dieta mima digiuno? Tanta verdura, poche proteine, qualche grasso buono e dei carboidrati complessi.
La carne va praticamente eliminata in età adulta e sostituita da proteine vegetali, contenute nei legumi secchi (ceci, fagioli, lenticchie, piselli) e nei cereali (quinoa, riso). La carne va data ai bambini sia bianca che rossa e reintrodotta dopo i 65 anni. Ricordiamo che questo dieta è adatta
Il pesce va mangiato 2-3 volte alla settimana, ma bisogna limitare quello ad alto contenuto di mercurio, come il tonno, ad esempio. Preferite invece lo sgombro, le acciughe o le sardine. Via libera alle noci, mandorle, nocciole, all’olio extravergine d’oliva, che contengono grassi insaturi buoni. La pasta, il pane e tutti i cerali vanno consumati integrali. Le verdure vanno consumate a volontà
Gli zuccheri aggiungi vanno eliminati, e bisogna moderare il consumo di (non più di un frutto al giorno).
Per quanto riguarda lo stile di vita il professor Longo raccomanda di non cenare dopo le 20 e di non ingerire niente 3-4 ore prima di andare a dormire. Vanno fatti tre pasti al giorno più uno spuntino.