PALERMO, 25 MAG "Il complesso delle leggi rispetto
all'etica cambia rapidamente, ma il nostro sentire comune cambia
in maniera molto più lenta e meno lineare".
Lo ha detto Lucia Craxi, vicepresidente Consulta bioetica e
ricercatore del dipartimento Bind dell'università di Palermo,
intervenendo al convegno organizzato per i 40 anni di attività
dell'Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, a
Palazzo Sant'Elia a Palermo, su "Fine vita, una questione ancora
aperta".
Al centro del dibattito il diritto alla salute e le cure
palliative per le persone affette da Sla. "Prendersi cura focalizzato sì, ma ha aggiunto Lucia Craxi focalizzato sulla
persona. La nostra narrazione della medicina vede il medico come
eroe guerriero, io vorrei una narrazione in cui l'eroe è il
paziente, che può anche decidere di non essere necessariamente
un guerriero. Quindi il dovere di cura nel senso biomedico deve
spostarsi verso il rispetto dell'autodeterminazione, della
libertà di scelta della persona. La vita è un bene inviolabile".
(ANSA).
Consulta bioetica, essenziale libertà scelta cure contro Sla
di Ansa
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