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Elio Romano, in mostra la natura e la malinconia del '900

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CATANIA, 26 OTT La luce stemperata sulla tela che illumina dolcemente il "paesaggio del cuore", quello della Sicilia agraria dell'entroterra ennese, il cromatismo vibrante che restituisce la dimensione emotiva, e poi una poetica malinconica, tra nostalgie e memorie, che si è nutrita dei tumulti del '900: si apre il 31 ottobre al Palazzo della Cultura di Catania l'antologica "Libero Elio Romano. 1909 1996", organizzata dall'Accademia di Belle Arti di Catania (Abact), in collaborazione con il Centro Studi d'arte Elio Romano e con il Comune di Catania.
    Allestita fino al 20 gennaio 2023 con ingresso gratuito, e a cura di Vittorio Ugo Vicari, la mostra approfondisce nelle sue quattro sezioni cronologiche le varie fasi della vita (privata e artistica) del maestro siciliano (Trapani 1909 Catania 1996), dagli anni della formazione a Catania a quelli dello studio accademico a Roma e Firenze, e poi la guerra e il dopoguerra fino agli anni della maturità: l'idea è quella di indagare la poetica malinconica di Romano a 27 anni dall'ultima antologica a lui dedicata a Catania (Castello Ursino, anno 1995, a cura di Giuseppe Frazzetto) attraverso un percorso che privilegia lavori non ancora noti al grande pubblico. Il progetto espositivo presenta infatti 57 opere poco viste o del tutto inedite provenienti da collezioni private: paesaggi rurali dalle pennellate corpose e veloci; scorci di interni con nature morte, una galleria di ritratti di familiari, sculture, due marine nella luce della nera scogliera lavica di Catania e una raccolta di nudi, dalla trama pastosa e sensuale. Sperimentando nuovi modi di divulgazione, l'antologica offre al pubblico anche un corposo apparato multimediale per un'esperienza di visita più coinvolgente, tra stampe 3d, video d'epoca, proiezioni e animazioni digitali. (ANSA).
   


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