Noto - Sulla strada che conduce verso Monte Finocchito si trovano i resti della batteria di contraerea della Lutfwaffe usata durante la seconda guerra mondiale, in buono stato di conservazione.
Proseguendo lungo la strada sterrata si arriva a Monte Finocchito, conosciuto nel mondo dell'archeologia locale come uno degl'ultimi insediamenti indigeni della tarda età del bronzo e l'inizio dell'età del ferro che vede l'arrivo della cività greca. Il sito fu progressivamente abbandonato già a partire dal 700-600 sec. a.C.
L'accesso al monte è caratterizzato da una lunga strada su una stretta sella tortuosa dove sono ancora visibili le più antiche carraie della Sicilia e le uniche associate ad una frequentazione indigena che prendono il nome di xibilia. Secondo alcuni potrebbero essere le tracce lasciate dai legni di lettighe trainate da cavalli piuttosto che da ruote di carro.
Del villaggio non ne rimane nulla, l'antica fortificazione scoperta da Paolo Orsi è stata distrutta per ricavare terreni coltivabili, tuttavia la necropoli è visitabile ed è un ottimo esempio di tombe con pianta rettangolare dell'ultima fase. Alcune tombe sono state ampliate e devastate in epoca medievale per ricavarne delle abitazioni rupestri e ripari per gli animali.