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Ispica, presentato il libro sulla Chiesa della Annunziata

“La Basilica della Santissima Annunziata di Ispica - Arte e Architettura”

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Ispica - Nella splendida Basilica della Santissima Annunziata di Ispica è stato presentato lunedì sera il libro del professore Paolo Nifosì “La Basilica della Santissima Annunziata di Ispica - Arte e Architettura”. L’iniziativa è stata promossa dalla secolare Arciconfraternita. Dopo i saluti di Don Manlio Savarino, del Commissario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa Salvatore Piazza, del sindaco Innocenzo Leontini, del Presidente della Arciconfraternita Gaetano Fidelio e del giornalista presidente emerito dell’Arciconfraternita Tommaso Gregni, sono seguiti gli interventi del Professore Giuseppe Barone docente emerito di Storia Contemporanea dell’Università di Catania e del professore Paolo Nifosì storico dell’arte e autore del libro. A moderare i lavori Francesco Fronte Presidente della Società ispicese di Storia Patria.

Il libro fortemente voluto dall’Arciconfraternita descrive sapientemente con l’ausilio anche degli ultimi risultati di ricerche storiche, le opere d’arte e l’architettura dell’attuale Basilica inaugurata nel 1720 e ricostruita dopo il terremoto del 1693 che distrusse l’antica Annunziata al Parco Forza. Interessantissimo l’intervento del professore Barone incentrato sul periodo storico ante e post terremoto del 1693, facendo un excursus della vita sociale ed economica del periodo, delle famiglie feudali dei Caruso e degli Statella, facendo comprendere meglio, in quel contesto storico, la nascita delle opere d’arte, quali appunto l’Annunziata, di cui oggi si può ammirare così tanta bellezza.

Il Professore Nifosì, autore del libro, ha descritto in maniera encomiabile le opere d’arte importantissime riportate nel testo e contenute in Basilica a cominciare da quelle rinvenute dopo il disastroso terremoto del 1693: la pala cinquecentesca dell’Annunciazione, la Statua del Risorto in ilice e la lastra sepolcrale raffigurante Antonio Caruso, una delle più importanti della Sicilia ed attribuita al Gaggini, da poco tempo riportata all’interno dell’attuale Basilica. Il ciclo di stucchi dei Gianforma che esaltano l’assoluta bellezza degli interni della Basilica sono stati attenzionati in maniera particolare per attribuirne ai singoli componenti della famiglia Gianforma la giusta paternità.


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