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Quali sono le differenze tra il Mercato Libero e il Mercato Tutelato?

Luce e gas, differenze tra il Mercato Libero e il Mercato Tutelato

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Una delle scelte che devono effettuare gli utenti, quando devono sottoscrivere un nuovo contratto di luce o gas riguarda la selezione del fornitore.

Esistono molte discriminanti che possono influire su questa decisione, tra cui l’importo delle tariffe, le condizioni esposte nel contratto, la notorietà e l’affidabilità dell’azienda.

Se fino alla fine degli anni Novanta i soggetti operanti sul mercato erano ancora pochi e tutti afferenti al mercato maggior tutela, successivamente i fornitori sono aumentati a vista d’occhio, con l’avvento del mercato libero.

Tante volte, infatti, la scelta che più mette in difficoltà un utente è proprio quella tra queste due tipologie di fornitore, poiché le differenze sostanziali non sono ancora esattamente chiare a tutti.

Cosa differenzia il mercato libero da quello tutelato? Quale dei due conviene maggiormente?

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A prescindere dalle differenze sostanziali che andremo ad analizzare a breve, l’affidabilità e la trasparenza del fornitore sono gli elementi principali per poter riuscire a compiere una scelta che sia davvero consapevole. 

Individuarne uno che mette subito in chiaro quali costi verranno inseriti in bolletta e a cosa si riferiscono è la prima condizione per sapere a quale spesa si andrà incontro.

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Basta approfondire tutti gli elementi delle diverse offerte e leggere come si compongono, così da sapere esattamente quali sono i costi legati ai consumi e quali, invece, quelli relativi a oneri e imposte o altre voci spesso nascoste; a tal proposito è possibile dare uno sguardo alle tariffe a2a energia.

Precisato questo punto, scopriamo le differenze principali tra mercato libero e mercato tutelato

Perché si chiama mercato tutelato?

Come accennato in precedenza, il mercato a maggior tutela è quello che è andato per la maggiore fino alla fine degli anni 90, momento in cui hanno iniziato ad affacciarsi anche fornitori autorizzati a operare liberamente.

Ma cosa si intende con liberamente?

Il mercato tutelato è caratterizzato da costi fissi, uguali per tutte le aziende, imposti e controllati dallo stato, tramite l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti, meglio nota come ARERA.

Nel mercato tutelato, dunque, i costi sono controllati dallo Stato, le aziende non sono libere di imporre i loro prezzi in maniera discrezionale e gli utenti sono in un certo senso garantiti dalla possibilità che vengano applicate loro tariffe fuori mercato o bruschi aumenti di costo. 

Seppure i prezzi nel mercato tutelato vengano rivisti e aggiornati trimestralmente, il prezzo resta tutelato dallo Stato, per cui è difficile che si verifichino impennate improvvise. D’altra parte, le aziende fornitrici che operano in questo campo, di solito non offrono servizi extra ai clienti. 

Cosa caratterizza il mercato libero?         

Come si può facilmente intuire, la caratteristica principale dei fornitori che operano nel mercato libero è la totale assenza di condizionamenti da parte dello Stato.

Questo è stato introdotto intorno al 2000, momento in cui proprio lo Stato ha perso il monopolio nell’erogazione dell’energia e altre aziende private si sono affacciate sul mercato, proponendo prezzi e servizi differenti, come accade in qualunque mercato dove vige la libera concorrenza. Ed esattamente come accade in tutti gli altri mercati, anche in questo caso l’autorità incaricata alla vigilanza dei prezzi è l’Antitrust

Altro aspetto rilevante da sapere è che dal 1° gennaio 2024, il mercato libero sarà l’unico a esistere, per cui quello a maggior tutela è destinato a scomparire definitivamente nel giro di pochi mesi.

La responsabilità della scelta, nel caso del mercato libero, quindi, è tutta in capo al consumatore, che dovrà vagliare l’offerta più vantaggiosa, sia in termini di tariffe che di servizi.


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