Palermo - Due pesi e due misure. Ma l'iniquità è nazionale. Il commissario Figliuolo ha infatti stabilito con propria ordinanza che l'unico criterio per le priorità nelle vaccinazioni anticovid è quello dell'età, bloccando le vaccinazioni per il personale di protezione civile impegnato quotidianamente sul fronte della lotta al Covid.
Marianna Caronia, deputata regionale all’Ars di Forza Italia, ricorda il lavoro svolto dai volontari della Protezione Civile in tantissimi servizi a livello nazionale e locale. “L’esclusione dalla vaccinazione proprio dei volontari della Protezione civile, in particolare quelli impegnati ogni giorno negli hub vaccinali, oppure nelle attività di supporto alla popolazione in isolamento o quarantena, appare del tutto illogica e discriminatoria”, ha dichiarato Caronia.
“Si tratta – prosegue la deputata di Forza Italia – di centinaia di persone che ormai da mesi stanno supportando l’intera macchina che lo Stato, la Regione e i Comuni hanno messo in piedi per contrastare il Covid e le sue drammatiche conseguenze per la popolazione; centinaia di persone che ogni giorno hanno contatto diretto con la popolazione fragile o con persone positive, la cui vaccinazione sarebbe quindi un semplice atto di buon senso per la sicurezza di tutti e del sistema nel suo complesso”.
“Non posso quindi che sollecitare la Regione perché intervenga presso il Governo e presso il Commissario Covid nazionale per dare a questi volontari la priorità indipendentemente dall’età, così come tutt’ora avviene per il personale sanitario, per le forze dell’ordine e per il personale strutturato della stessa Protezione civile”, conclude la parlamentare azzurra.
Prevalente il criterio dell’età
Ad aggravare l'iniquità, la circostanza che fino a 20 giorni fa tale personale aveva diritto al vaccino, in seguito alla ordinanza Figliuolo numero 6 del 9 aprile, non ha più diritto, perchè il criterio privilegiato è solo quello dell'età. Per quale motivo il personale di protezione civile dovrebbe prestare servizio per gli altri, esponendosi a rischi elevatissimi, se non è tutelato?