Catania - Messaggi di cordoglio di vip, da Pippo Baudo a Leo Gullotta; tweet di solidarietà dall’Ue e perfino dallo spazio, firmato Luca Parmitano. Nel Catanese affondato dall’acqua non c’è tempo di contare i danni e leccarsi le ferite, ma solo di rattoppare le falle spalancate dal primo uragano, approfittando della tregua in attesa del secondo “medicane”: atteso tra stasera e domani, in particolare sulle coste settentrionali e orientali della Sicilia, si farà sentire anche in provincia di Ragusa e Siracusa.
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"L'evento non è finito, tornerà" avvisa la Protezione civile etnea, mentre la prefettura invita i cittadini a non lasciare le proprie case se non "per situazioni di assoluta necessità": un po' come in zona rossa, e tale è l'allerta meteo per venerdì sui versante nordest dell'Isola. Una nuova bomba d’acqua, violenta e improvvisa, con forti raffiche di vento, a 48 ore di distanza ma stavolta c’è stato il tempo di prepararsi mobilitando pompieri, tecnici, soccorritori e volontari a livello nazionale, dalle altre province e regioni. A Catania resteranno chiuse le scuole e le attività commerciali non essenziali fino a venerdì, e provvedimenti simili sono stati adottati anche in altre città.