Cronaca Modica

Due auto rubate a Palermo e Catania trovate a Modica

Una Cayenne e una 500 Abarth

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/12-04-2024/due-auto-rubate-a-palermo-e-catania-trovate-a-modica-500.jpg Due auto rubate a Palermo e Catania trovate a Modica


Modica - Gli Agenti del Commissariato di Modica, congiuntamente agli Agenti della Sezione di Polizia Stradale di Ragusa hanno ritrovato e recuperato due autovetture che erano state rubate a Palermo e a Catania. I poliziotti hanno sottoposto a verifica e controllo diverse officine meccaniche site in città; durante detta attività, all’interno di una delle officine sottoposte a controllo, gli Agenti rinvenivano un Porsche Cayenne in manutenzione. Dai primi accertamenti il mezzo risultava oggetto di furto a Palermo nel 2021, mentre si appurava la estraneità ai fatti da parte del titolare dell’officina. Veniva accertato che l’auto di lusso era stata portata in officina da un modicano di 37 anni il quale aveva richiesto di effettuare dei lavori che erano già stati quasi del tutto eseguiti. Gli agenti, pertanto, si ponevano alla ricerca dell’uomo che aveva portato l’auto in officina che veniva intercettato circa due ore dopo, nelle vie cittadine, a bordo di una Fiat 500 modello Abarth. Si procedeva al controllo anche di quest’altra autovettura; effettuando un’attenta analisi dei numeri del telaio e degli altri numeri di identificazione del mezzo, con la proficua collaborazione con la casa madre del veicolo, i Poliziotti hanno accertato che anche la Fiat 500 era stata rubata a Catania nel 2019.

L'auto riportava i numeri del telaio contraffatti in quanto vi erano stati impressi i codici di altro veicolo, ancora circolante, e intestato a un parente del soggetto che ne era alla guida. Le due auto sono state sottoposte a sequestro giudiziario ed affidate in custodia ad una ditta specializzata, mentre il trentasettenne è stato deferito alla Procura della Repubblica di Ragusa in stato di libertà per i reati di ricettazione del primo veicolo e per riciclaggio del secondo. Sono in corso ulteriori accertamenti per risalire agli autori dei furti e per verificare se le autovetture sequestrate facciano parte di un meccanismo più complesso ed ampio volto a dare una seconda vita a veicoli oggetti di furto, preventivamente “ripuliti” da abili soggetti ed immessi nel mercato illecito delle compravendite a prezzi di gran lunga inferiori rispetto a quelli di mercato e come tali appetibili per una vasta platea di acquirenti.


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