Comiso - Collegamenti con droni o aerotaxi tra un aeroporto e l’altro della stessa regione e revisione dei criteri per gli incentivi alle compagnie aeree, in una logica di sistema: sono i due punti principali del Piano nazionale aeroporti che traguarda al 2035, cui stanno lavorando i tecnici e che sarà presentato già a settembre. «Lo stiamo calibrando basandoci sulle previsioni di una crescita esponenziale del traffico aereo nei prossimi anni - annuncia il presidente dell’Enac, l’Ente nazionale dell’aviazione civile, Pierluigi Di Palma -. Dobbiamo recuperare il nostro sistema a rete: al Sud abbiamo quella pugliese e calabrese, ora auspichiamo di costruire la rete siciliana e sarda". Prima delle dimissioni il governatore Nello Musumeci ha parlato di sistema duale, a Occidente e a Oriente.
"L'idea è mettere insieme gli aeroporti di Palermo, Trapani e Pantelleria (quello che in questo momento gestiamo noi) sulla parte occidentale mentre dall'altra vi sarebbero Catania, Comiso e Lampedusa - aggiunge Di Palma -. È un'opera di razionalizzazione e integrazione, che punta a valorizzarli tutti. Il futuro ci riserva anche collegamenti tra aeroporti siciliani con droni e aerei elettrici, poi è ovvio che vadano potenziate le connessioni intermodali. Il rischio che l’aeroporto più grande fagociti il traffico del più piccolo "può essere risolto con semplicità - spiega -: se tu costruisci una rete induci il traffico di Palermo verso Trapani, che ha grandi potenzialità e potrebbe fare ben oltre quello che fa in questo momento", così come per Catania e Comiso. "Io penso che in Sicilia ci sia spazio per due reti aeroportuali con due distinti gestori", conclude.